Un uomo e una donna di origini cinesi viaggiavano in bicicletta quando sono stati raggiunti da colpi di pistola. Ipotesi faida tra clan
Un uomo e una donna, marito e moglie, di origini cinesi sono stati uccisi la notte scorsa in via Prenestina, nella zona del Pigneto, a Roma. I due erano a bordo di due biciclette sotto la tangenziale est, quando sono stati raggiunti dai colpi di pistola esplosi dai sicari fuggiti subito dopo, sembra a bordo di una moto.
Sul posto, per le indagini, sono giunti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi per ricostruire i fatti.
Doppio omicidio sulla Prenestina, ipotesi faida tra clan
In attesa che il medico legale effettui l’autopsia sulle due vittime, il 53enne Zhang Dayong e la moglie 38enne Gong Xiaoqing, l’ipotesi che prende sempre più piede tra gli inquirenti è quella del duplice delitto di criminalità organizzata: un regolamento di conti nell’ambito di una faida, in atto già da tempo, per il controllo della manodopera e della logistica nel settore dell’abbigliamento. L’omicidio di lunedì sera andrebbe infatti ricollegato a una sparatoria avvenuta nel 2022 a Prato, dove Dayong aveva avuto un ruolo insieme al fratello.
Il killer ha agito in maniera maldestra
Il killer, che ha atteso le vittime dentro l’androne del palazzo, ha agito in maniera maldestra. Prima di entrare in azione, infatti, ha suonato a diversi citofoni dello stabile e poi, quando moglie e marito sono entrati, ha sparato almeno sette colpi con una pistola di piccolo calibro. Gli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri di via In Selci, coordinati dal pm della direzione investigativa antimafia della Capitale, Eleonora Fini, sono in contatto con i carabinieri del comando provinciale di Prato che da anni indagano sulle potenti Triadi, trapiantate in Toscana, da cui i boss della mafia cinese controllano illecitamente parti del settore della logistica e manifatturiero in tutta Italia. Zhang Dayong, alias Asheng, era finito nel processo di Firenze, battezzato dai magistrati ‘China Truck’: la vittima dell’omicidio romano era considerata il luogotenente del boss Zhang Naizhong.
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