Svolta nel caso della 89enne trovata senza vita con un taglio alla gola: confessa Erika Podmenich, 58 anni

Svolta nel caso dell’anziana trovata morta in casa a Trieste. Ha confessato oggi Erika Podmenich, 58 anni, fermata con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Isabella Tregnaghi, la 89enne trovata senza vita ieri con un taglio alla gola nella sua abitazione in via delle Beccherie a Trieste.

L’omicidio dopo una lite

Secondo la versione della donna, al vaglio dei carabinieri che indagano sotto il coordinamento della procura triestina, l’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite nata, per motivi ancora non chiari, tra le due. Podmenich non risulta avere precedenti e lavora come impiegata per un’azienda sanitaria pubblica. Le indagini dovranno spiegare anche che tipo di rapporto ci fosse tra le due visto che la 58enne avrebbe avuto una tale confidenza da avere accesso all’abitazione della 89enne. Podmenich è stata fermata a bordo di un’auto nei pressi della sua abitazione in una altra zona della città.

Una volta fermata dai militari, la 58enne ha indicato il cassonetto dove aveva gettato i vestiti, sporchi di sangue, che indossava al momento dell’omicidio. Nella stessa busta sono stati ritrovati anche dei beni che la 58enne aveva rubato all’anziana, come la stessa ha ammesso nel corso dell’interrogatorio, condotto dal procuratore facente funzioni Trieste, Federico Frezza, e dai sostituti incaricati delle indagini, Ilaria Iozzi e Andrea La Ganga.

Anche l’arma, un coltello da cucina, è stato ritrovato in casa della vittima: i militari stanno analizzando l’arma per capire se fosse già presente in casa o se sia stato portato dalla 58enne. Le indagini continuano anche per capire che tipo di rapporto ci fosse tra le due donne e da quanto si conoscessero.

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