8 marzo, in migliaia in piazza da Roma a Milano: “Parità, sicurezza e pace”

8 marzo, in migliaia in piazza da Roma a Milano: “Parità, sicurezza e pace”
Manifestazione 8 Marzo “Non una di meno” Sciopero Transfemminista

I cortei organizzati e promossi dal movimento ‘Non una di meno’ in decine di città italiane

Migliaia di persone in piazza tra Roma e Milano nella ‘Giornata internazionale della donna‘. Per l’8 marzo il movimento ‘Non una di meno‘ ha organizzato cortei e manifestazioni nella Capitale, nel capoluogo lombardo, e in atre decine di piazze tra cui Bergamo, Bologna, Brescia, Firenze, L’Aquila, Mantova, Livorno e Lamezia. 

Lo slogan nella capitale: “Parità, sicurezza e pace”

A guidare il corteo partito da piazza Vittorio Emanuele direzione Circo Massimo, l’organizzazione “Non una di meno”. Sulla proposta del governo di rendere il femminicidio reato autonomo punito con l’ergastolo, Francesca, un’attivista, commenta: “Non ci piace perché si interviene sulla parte finale del processo. Come al solito la destra conosce solo la soluzione delle manette e della galera ma se non si interviene all’apice del fenomeno con interventi culturali nelle scuole, nei dibattiti pubblici non si risolve nulla. La premier – prosegue – è una donna sicuramente ma è altrettanto evidente che non riesce a riconoscere alcune cose come ad esempio il fatto che si fa chiamare al maschile”. “Non si fanno le proposte prima di una manifestazione – aggiunge Roberta, un’altra attivista – le nostre lotte sono quotidiane nelle scuole, nei consultori, negli ospedali. C’è tanto fare non ci fermiamo all’otto marzo. Il patriarcato esiste e sappiamo pure quali sono gli attacchi che ci vengono rivolti, gli stereotipi che vengono inventati per farci vivere con i sensi di colpa. Tutto questo per non farci guadagnare spazi e voglia di vivere”.

Manifestazione 8 Marzo “Non una di meno” Sciopero Transfemminista
Manifestazione 8 Marzo “Non una di meno” Sciopero Transfemminista

Colore e musica per la marea transfemminista Roma

Una marea transfemminista di migliaia di persone ha invaso le strade di Roma in un lungo corteo che da piazza Vittorio è arrivato fino al Circo Massimo, passando per il Colosseo. I tantissimi interventi che si sono susseguiti durante la marcia sono stati intervallati da musica, balli e flash mob. Tra questi, all’esterno del dipartimento delle politiche sociali del comune, in via Manzoni, le manifestanti hanno fatto tintinnare le chiavi di casa, a simboleggiare che neanche la propria abitazione è un luogo sicuro.

Migliaia in strada anche a Milano: “Lotto, boicotto, sciopero”

Migliaia di persone hanno partecipato a Milano al corteo organizzato da ‘Non una di meno’ in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna. Il corteo è stato aperto dallo striscione “lotto, boicotto, sciopero”. Lungo il percorso, che si è snodato dalla Stazione Centrale fino a piazza della Scala, è emerso un acceso dibattito riguardo al disegno di legge presentato ieri dal Consiglio dei Ministri, che prevede l’introduzione del reato di femminicidio, punibile con l’ergastolo.

 

Donne iraniane in Italia: “A Teheran ogni giorno è battaglia per la libertà”

“Per le donne in lotta in Iran ogni giorno è l’8 marzo, una battaglia per la libertà e la democrazia”. Così a LaPresse Shahrzad Sholelh, presidente dell’Associazione donne democratiche iraniane in Italia, “ricordando la battaglia delle coraggiose donne in Iran, delle ragazze delle piazze iraniane e delle donne detenute, come Maryam Akbari Minfared, madre di tre figlie, in carcere da oltre 15 anni solo per aver chiesto giustizia per quattro fratelli e sorelle uccisi negli anni Ottanta”. Lo scorso anno in Iran sono state registrate 1000 esecuzioni, 50 di donne. Nelle carceri iraniane ci sono duemila prigionieri condannati a morte, di cui il 20% donne. Come l’attivista curda Bakhshan Azizi, impegnata in attività umanitarie a favore delle donne e delle bambine sfollate in Siria e nella regione curda dell’Iraq dopo gli attacchi dello Stato islamico a partire dal 2014, condannata a morte per ribellione armata contro lo stato.

 
 
 
 
 
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