Si tratterebbe di un militante di area antagonista, già agli arresti domiciliari
I militari del Ros e del comando provinciale dei carabinieri di Firenze hanno eseguito giovedì mattina un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura distrettuale del capoluogo toscano nei confronti del presunto autore dell’attentato incendiario che, nelle prime ore del mattino di lunedì scorso, ha danneggiato l’ingresso della caserma della compagnia carabinieri di Borgo San Lorenzo (Firenze). Si tratterebbe di un uomo di 30 anni, militante di area antagonista. Dalle indagini è emerso che il giovane, intorno alle 2 circa del 13 gennaio, con il viso parzialmente travisato dal cappuccio del giubbotto, si era avvicinato al portone della caserma, estraendo da una capiente busta un contenitore colmo di liquido altamente infiammabile avvolto da una felpa intrisa dello stesso liquido e, dopo aver appiccato l’incendio, si era allontanato a piedi per le vie limitrofe facendo perdere le proprie tracce.
Fermato è un militante di area antagonista
Il fermato “risulta aderente all’area antagonista radicale fiorentina vicina a circuiti anarchici ed il reato risulterebbe essere stato commesso mentre questi si trovava in regime di arresti domiciliari con controllo elettronico”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla procura di Firenze, firmata dal procuratore Filippo Spiezia. Gli investigatori dell’Arma sono riusciti, già nell’arco delle prime 24 ore, “a raccogliere un quadro indiziario a carico del giovane coinvolto nei fatti, per il quale, alla luce del ritenuto pericolo di fuga, è stato emesso il provvedimento di fermo dalla procura distrettuale”. Il fermo è stato emesso per il reato di tentato incendio, aggravato anche dalla finalità eversiva.
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