L'eurodeputata di AVS: "Parigi ha chiesto garanzia di un giusto processo"
“La Francia, per il momento, ha rimandato l’estradizione di Gino subordinandola a ricevere delle garanzie da parte delle autorità ungheresi. La Francia ha sollevato dei dubbi sul fatto che in Ungheria siano garantite condizioni detentive rispettose dei diritti umano. Ha chiesto garanzie sul fatto che ci possa essere un giusto processo, considerando le carenze sistemiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda l’indipendenza della magistratura”. Lo ha detto l’eurodeputata di AVS Ilaria Salis, a margine del presidio a Milano in solidarietà di Rexhino “Gino” Abazaj, attivista antifascista in carcere in Francia e accusato da Budapest di aver partecipato alle contro-manifestazioni antifasciste del febbraio 2023 nella capitale ungherese contro i raduni neonazisti della Giornata dell’Onore. “In questi giorni è arrivata anche la notizia che per l’antifascista Maya, detenuta a Budapest, a breve inizierà il suo processo e che è stato proposto da parte della procura un patteggiamento, se si dichiarasse colpevole, di 14anni di carcere duro. Questa cosa dovrebbe far riflettere perché questa proposta ci dà la misura di quanto non sia possibile che si svolga un processo giusto ed equo per gli antifascisti”, ha concluso Salis.
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