“E’ importante portare i nostri corpi in piazza, perché quello che manca alle persone intolleranti e omofobe è un riferimento positivo di quello che siamo noi persone omosessuali. Ecco perché noi siamo qua: perché vogliamo far vedere che con il nostro amore non facciamo male a nessuno“. Così Jean Pierre Moreno, un ragazzo vittima due anni fa di un’aggressione omofoba a Roma, al presidio organizzato a piazza Malatesta, in solidarietà ad altri due ragazzi aggrediti la notte di Capodanno nella Capitale. “Il rispetto non è un privilegio, è un diritto”, ribadisce quindi Moreno, che poi denuncia come “in Italia siamo messi male”, in quanto manca “una legge che ci possa tutelare contro i crimini odio” e nello specifico contro l’omofobia: “Io ci sono passato due anni fa. Il mio aggressore è stato condannato per aggressione personale a una multa di 600€. Tu in Italia paghi più una multa per un autovelox che per aggredire un omosessuale, che ti costa 600€. Questo è vergognoso in un Paese civile come l’Italia”. Moreno quindi conclude: “La popolazione è molto più avanti della politica. è arrivato il momento che la politica si muova e riparta. Non è possibile che non ci siano ancora tutele”.

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