Si tratta di cinque autotrasportatori che, alla guida delle loro autocisterne, si trovavano nell'area delle pensiline di carico
Hanno tutte un nome e un cognome le vittime dell’esplosione avvenuta nel deposito Eni di Calenzano, anche se le operazioni di riconoscimento sono ancora in corso. Si tratta di cinque autotrasportatori che, alla guida delle loro autocisterne, si trovavano nell’area delle pensiline di carico dello stabilimento, registrati come “visitatori”.
Tra loro Vincenzo Martinelli, 51 anni, originario di Napoli ma residente nel pratese. La sua passione per i camion emergeva dalle numerose foto pubblicate sui social. Lascia due figlie, poco più che adolescenti.
“Ci abbiamo sperato fino all’ultimo. Abbiamo sposato uomini che rischiano la vita ogni giorno,” ha scritto su Facebook Rossella, ricordando Davide Biaronti, 50 anni, seconda vittima dell’esplosione. Nato a Novara e residente in provincia di Pisa, lascia una moglie e due figli. Un amico, Luca, ha commentato: “Ti voglio ricordare con il tuo gran sorriso e quel ‘vamos’ che ci faceva sempre ridere fino alle lacrime.”
Carmelo Corso, 57 anni, autista del Rat (Raggruppamento autotrasportatori della Toscana), nato a Catania e residente nel pratese, era anche lui in attesa di caricare la sua autocisterna nel piazzale dell’Eni.
A completare il tragico bilancio, Franco Cirelli di Matera e Gerardo Pepe, nato in Germania ma residente a Sasso di Castalda, entrambi 45enni, tecnici della Sergen di Grumento Nova, in provincia di Potenza. Impiegati nella stessa ditta, sono ricoverati in gravi condizioni al Centro Ustionati di Pisa, Luigi Murno, 37 anni, e Emiliano Braccini, 51 anni.
“Solo le nostre famiglie capiscono i sacrifici e le difficoltà che affrontiamo ogni giorno. Purtroppo tutti i giorni dobbiamo pagare con delle vite per svolgere il nostro lavoro”, si legge sulla pagina della community degli “Inarrestabili”, che racconta la quotidianità del trasporto e dei suoi professionisti e che ha commentato la tragedia di Calenzano riportando l’attenzione sulle morti bianche, non solo ricordando le 5 vite spezzate, ma chiedendo: “Maggiore attenzione e rispetto per un lavoro che sostiene l’economia e la vita di tutti noi, anche a costo di immensi sacrifici”.
Anche il Comune di Firenze aderisce alla giornata di lutto regionale prevista per domani, mercoledì 11 dicembre, con un minuto di silenzio negli uffici comunali. “Questo è il momento di unirsi alle famiglie delle vittime, è il momento del cordoglio e della vicinanza, per questo come città di Firenze aderiamo al lutto regionale – dice la sindaca Sara Funaro – Come Comune di Firenze ci siamo attivati immediatamente per fornire tutto il nostro supporto. Ringraziamo i soccorritori e tutti coloro che sono intervenuti e che sono tuttora impegnati”. Il Comune informa che sono rimandate a data da destinarsi iniziative natalizie previste per la giornata di domani nei quartieri: l’accensione dell’Albero di Natale di Cascine del Riccio nel quartiere 3, la festa intorno all’abete al parco di Villa Vogel e l’accensione dell’abete in piazza Batoni nel quartiere 4, l’accensione dell’albero di Natale in piazza Tanucci nel quartiere 5. Le iniziative saranno riprogrammate nei prossimi giorni.
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