L'ipotesi di reato per il decesso del giornalista è omicidio colposo
Il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Roma Giorgio Orano ha chiuso le indagini preliminari sulla morte del giornalista Andrea Purgatori deceduto nel 2023, a seguito di un presunto caso di mala sanità. La procura ha notificato ai quattro medici indagati, accusati di omicidio colposo l’avviso di conclusione delle indagini. Rischiano di finire a processo il radiologo Gianfranco Gualdi, l’assistente Claudio Di Biasi, la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, e il cardiologo Guido Laudani.
Si legge nel dispositivo, controfirmato dal procuratore Capo di Roma, Francesco Lo Voi che i quattro sono indagati per il “Delitto previsto e punito dagli artt. 113, 589, 590 sexies del codice penale perché, Gianfranco Gualdi, Claudio Di Biasi e Maria Chiara Colaiacomo in cooperazione fra loro, e Giulio Laudani con condotta indipendente, cagionavano con condotte colpose – di seguito meglio descritte – il decesso di Andrea Purgatori, avvenuto presso il Policlinico Umberto I il 19.07.2023 a causa di una “insufficienza cardiocircolatoria conseguente ad un’ischemia cardiaca terminale e a focolai di broncopolmonite causate da una endocardite trombotica delle valvole aortica e mitrale, complicata da diffusa embolizzazione sistemica con infarti multipli all’encefalo, ai reni e alla milza, in paziente affetto da adenocarcinoma polmonare sinistro metastatico al surrene omolaterale, ai linfonodi ilari, mediastinici e para-aortici”.
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