In primo grado era stata condannata a sei anni e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa
Assolta perché il fatto non sussiste. E’ la formula con la quale, dopo più di quattro anni, i giudici sella seconda sezione della Corte d’Appello di Roma, hanno assolto l’avvocata Lucia Gargano, che in primo grado era stata condannata a sei anni e otto mesi perché accusata di concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo la direzione distrettuale antimafia della procura di Roma, la professionista si sarebbe messa a disposizione del clan Spada, per veicolare i messaggi di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, ucciso il 7 agosto del 2019, per la cosiddetta pax mafiosa, tra i clan malavitosi di Roma e quelli di Ostia e con il sodalizio rivale al cui vertice c’era il boss Marco Esposito.
Smontata in Appello anche l’accusa, secondo la quale, Gargano si sarebbe prestata a consegnare un biglietto per Ottavio Spada ad Arben Zogu, un boss della mala albanese in Italia. Lucia Gargano è stata difesa dagli avvocati, Alessandro De Federicis e Valerio Spigarelli. L’avvocata, subito dopo il suo arresto avvenuto a febbraio del 2020, era stata posta agli arresti domiciliari.
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