La Procura di Milano ha chiesto di condannare all’ergastolo Alessandro Impagnatiello per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di gravidanza nella loro abitazione a Senago. È la richiesta delle pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella al termine di circa due ore di requisitoria. La Procura ha anche chiesto di condannare il 31enne a 18 mesi di isolamento diurno in carcere come conversione delle pene a 6 anni e 2 anni per gli altri due capi d’imputazione, cioè il procurato aborto e l’occultamento di cadavere per coprire l’omicidio. Per le pm non vanno concesse le attenuanti generiche a Impagnatiello perché “nell’orrore non c’è stato nemmeno un momento” in cui è possibile “spendere una parola favorevole”.
L’ex barman “ha mentito” agli investigatori e alla Corte d’assise in aula, “alla famiglia” e a “sua madre” portata in giro nelle prime ore del delitto alla ricerca di telecamere di sorveglianza che avessero ripreso la ‘finta’ fuga di Giulia Tramontano. Non ha “mai avuto una parola per Giulia e la sua famiglia” né un “ripensamento”. “L’essere umano è capace di fare cose drammatiche senza nessun disturbo psichiatrico, fa paura accettare questa verità, che anche gli uomini normali possano commettere delitti efferati contro le persone che dicono di amare ma dobbiamo tutti avere il coraggio di accettarlo, non dobbiamo avere paura di cosa gli uomini siano in grado di fare”, hanno detto in conclusione le due pm.
La 29enne è stata uccisa con 37 coltellate prima del doppio tentativo di incendiarne il cadavere, “non è stata follia ma crudeltà”, hanno detto, perché questo “processo ci ha portato verso l’orrore, ci ha mostrato la vera crudeltà, la manipolazione, l’ambiguità, questo processo è stato un’occasione per tutti noi per affacciarsi sul burrone e ci ha mostrato la banalità del male”. “Dovete avere il coraggio di guardarla”, si è rivolta l’accusa ai giudici popolari della Corte d’assise di Milano.
Delitto Senago: mamma Giulia Tramontano in aula con spilla con foto figlia
Loredana Femiano, madre di Giulia Tramontano, con il fratello Mario, e la figlia Chiara Tramontano, sorella di Giulia, indossano una spilla con la foto della 29enne incinta che accarezza il pancione mentre sono in aula nel corso dell’udienza a Milano.
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