Il dirigente Luca Piccolo: "La nostra strada deve essere quella del silenzio", gli studenti hanno fatto comunque 'rumore'
Indetto un minuto di rumore per l’anniversario del femminicidio di Giulia Cecchettin, oggi, 11 novembre. Nella sua scuola, però, il Tito Livio, il preside ha scritto una lettera nella quale invita al “silenzio”. “Cari ragazzi, ad un anno di distanza dalla drammatica morte di Giulia Cecchettin, di fronte ai tanti discorsi che avvolgono la giornata di oggi, il nostro Liceo desidera dare una testimonianza significativa. Prima di tutto credo che come Scuola non ci sia nulla da aggiungere ai fiumi di parole che sono state dette. Anzi, proprio perché è necessario interiorizzare questo evento, rielaborare un anno di riflessioni, dibattiti, esternazioni la nostra strada debba essere quella del silenzio“, scrive il dirigente scolastico Luca Piccolo.
“Un silenzio rispettoso di Giulia, della sua famiglia, di tutte le persone che soffrono per questa tragedia. Il silenzio – badate bene – non significa non parlarne tra noi, non confrontarsi in classe, non aprire dibattiti tra studenti e con i vostri professori. Il silenzio – linea che ho sempre mantenuto in quest’anno – significa scegliere di vivere personalmente, nella calma e nella pacatezza la rielaborazione di una tragedia più grande di noi” dice ancora nella sua lettera. “Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando per un concorso di scrittura creativa aperto a tutti gli studenti del Tito Livio per ricordare Giulia. Un concorso fortemente voluto dai compagni di classe di Giulia. Questo sarà il nostro modo di ricordarla, di tenerla viva nel cuore. Un ultimo invito per un piccolo gesto personale, a casa. Chi desidera stasera accenda una candela e la posizioni sul balcone della propria camera, lasciandola consumare sino alla fine. Un segno che ci può ricordare come la vita di Giulia sia stata spenta un anno fa, lentamente, come una candela. Fotografatela e aggiungetevi un brevissimo ricordo, commento, riflessione e inviatela giulia@liceotitolivio.edu.it. Alcune saranno pubblicate sul sito come segno del nostro affetto”.
Alla Sapienza il minuto di rumore per Giulia Cecchettin
Alla Sapienza di Roma gli studenti si sono raccolti in “un minuto di rumore” per ricordare Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne uccisa un anno fa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta. La manifestazione è stata organizzata da Sinistra Universitaria “Oggi è l’anniversario del femminicidio di Giulia Cecchettin, un evento che ci ha scossi nel profondo e che ha acceso tutta la nostra rabbia.
Fatto comunque rumore al Tito Livio
A mezzogiorno una campanella nel liceo classico Tito Livio avrebbe dovuto dare il via al minuto di rumore per Giulia Cecchettin, ex alunna della scuola, a un anno esatto dalla sua morte. “L’iniziativa era condivisa da tutto il corpo studentesco – spiega a LaPresse Viola Carollo della Rete degli Studenti medi di Padova – e accoglieva l’invito della famiglia Cecchettin”. Però la lettera del preside Luca Piccolo agli studenti ha ‘fermato’ l’iniziativa. “Il preside ha invitato alla riflessione, scrivendo, tra l’altro ‘La nostra strada debba essere quella del silenzio’ – afferma Carollo – e ad accendere una candela stasera sul balcone della propria camera”. Nonostante questo, “una quindicina di classi ha fatto il minuto di rumore: professori e ragazzi si sono assunti responsabilità individuali”, sottolinea. “La morte di Giulia Cecchettin non è stato un caso isolato, ce ne sono state altre dopo di lei – dice ancora Carollo – Serve una rivoluzione culturale e sociale che deve partire anche dalle e nelle scuole”.
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