La presidente Barbara Rosina: "Mancano risorse"

Gli assistenti sociali vengono “strumentalizzati” di fronte a casi come quello di Aurora, la 13enne morta a Piacenza, ma anche altri casi come per esempio la bimba che chiedeva l’elemosina in un parcheggio a Torino la scorsa estate: “La domanda è duplice o si dice: ‘Dov’erano gli assistenti sociali’ oppure ‘Perché sono intervenuti?’. In entrambi i casi è come se la ‘colpa’ fosse degli assistenti sociali”. A parlare con LaPresse è Barbara Rosina, presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali che dice: “Noi facciamo i conti con un sovraccarico di lavoro e con la scarsità delle risorse destinate al settore”. Sono comportamenti che “accentuano la sfiducia delle persone nei confronti dei Servizi sociali” con la conseguenza che “o non si rivolgono più a loro perché credono che non vi sia soluzione o che si portano via i bimbi”. “La ricaduta di questa sfiducia – sottolinea – è che siamo esposti quotidianamente al rischio aggressioni”. In Italia il rapporto di assistenti sociali e abitanti è di 1 a 5mila: ossia ogni 5mila residenti è previsto che vi sia una di queste figure professionali. “Non sono numeri sufficienti”.

Nonostante questo, la “stima” è che mancano “oltre 3mila professionisti” nei Comuni e negli Ambiti territoriali per raggiungere i livelli essenziali di prestazioni. “Ci saremmo aspettati risorse nella legge di bilancio che però non ci sono”, sottolinea. Il rapporto di 1 a 5mila è legato a una legge del 2020, “nel frattempo abbiamo avuto una pandemia, sono sorti diversi problemi, non solo per quanto riguarda i ragazzi, ma anche, per esempio, rispetto alle cronicità degli anziani”. “Siamo pochi e non sufficienti di fronte alla complessità di ciò che è la vita quotidiana”. Gli investimenti previsti dalla legge di bilancio del 2021 “stanno andando avanti, “ma ci sono comunque disparità sui territori perché è possibile trovare le grandi città meno sprovviste rispetto alle piccole realtà”. Se dal settore Comune-Ambiti territoriali ci si sposta al settore Salute, i numeri sono anche più negativi. “Secondo la ricognizione effettuata nel maggio 2023, i consultori in Italia dovrebbero essere 1.681, ne manca all’appello il 43%”, sottolinea Rosina. E, a fronte di una stima di “2.943 assistenti sociali che dovrebbero essere presenti, ne risultano solo 868: parliamo di -70%”.

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