In 16 erano stati trasportati nella struttura di Gjader dalla nave Libra della Marina militare italiana
La sezione immigrazione del tribunale civile di Roma non ha convalidato il provvedimento di trattenimento emesso dalla questura di Roma il 17 ottobre scorso per i 16 migranti trasportati nel cpr di Gjader in Albania. I 16 erano stati trasportati in Albania al Cpr di Gjader dalla nave Libra della Marina militare italiana.
“In ragione dei principi affermati dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, il Paese di origine” dei migranti arrivati nel Cpr di Gjader, in Albania (Bangladesh ed Egitto, ndr) “non può essere riconosciuto come Paese sicuro”, scrive la giudice del tribunale di Roma, Antonella Di Tullio, nel dispositivo con cui non sono stati convalidati i provvedimenti di trattenimento. “In caso di non convalida del provvedimento e di mancanza di titolo di permanenza nelle strutture albanesi”- si legge nel dispositivo – comporta che lo stato di libertà “può essere riacquisito soltanto per il tramite delle Autorità italiane e fuori del territorio dello Stato albanese, delineandosi di conseguenza, in assenza di alternative giuridicamente ammissibili, il diritto del richiedente protezione a riacquisire lo stato di libertà personale mediante conduzione in Italia”.
Intanto insorgono le opposizioni che hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo di aprire una procedura d’infrazione contro Roma. Il partito democratico, inoltre, ha “presentato un’interrogazione e continueremo a chiedere quanto è costato quel viaggio” in Albania. “Si configura un danno erariale“, ha detto la segretaria Elly Schlein aprendo la direzione del Pd al Nazareno.
Schlein a Meloni: “nessuno è al di sopra delle leggi”
“Quindi è colpa del Pd se i giudici hanno deciso che non rispettate le leggi? Nessuno è al di sopra delle leggi, italiane ed europee. Tantomeno chi governa. Vergogna, avete violato diritti delle persone e buttato 800 milioni di euro di soldi pubblici, chiedete scusa al Paese”. Così sui social la segretaria del Pd Elly Schlein in risposta al tweet della premier Giorgia Meloni.
Meloni: “Pd vuole danneggiare Italia, semplicemente scandaloso”
“Cari italiani, questo è il testo con il quale i parlamentari del Pd eletti al Parlamento europeo chiedono all’Europa di aprire una formale procedura di infrazione contro l’Italia. Vostri rappresentanti che definiscono ‘illegale’ un provvedimento votato dal Parlamento italiano solo perché loro non lo condividono. Vostri rappresentanti che propongono che l’Italia sia punita, perché la maggioranza dei suoi cittadini ha scelto il centrodestra per governare la nazione e ha chiesto al governo di fermare l’immigrazione illegale di massa”. Così la premier Giorgia Meloni su X, postando il testo della richiesta del Pd. “Questi – aggiunge – sono i ‘democratici’ che, contro la volontà della maggioranza degli italiani, chiedono il sostegno esterno per costringere l’Italia a non rispettare la volontà della maggioranza dei suoi cittadini. Un comportamento semplicemente scandaloso e irresponsabile. E non c’entrano né destra né sinistra: c’entra solo il fatto che sono disposti a danneggiare l’Italia tutta pur di colpire un Governo a loro non gradito”.
Pd: “Da Meloni attacco irricevibile a democrazia e toghe, no a pieni poteri”
“Questa mattina ministri che manifestano sotto il tribunale di Palermo. Oggi dopo il pronunciamento del Tribunale di Roma la Presidente del Consiglio e altri autorevoli esponenti del governo e della destra che attaccano apertamente la magistratura parlando di decisioni ‘pregiudiziali’ e affermando che ‘spetta al governo definire quale è un Paese sicuro’. Non contenta di questo Giorgia Meloni, dal Libano, non trova di meglio che attaccare il Parlamento e quei parlamentari italiani che in Europa hanno semplicemente fatto il loro dovere presentando una interrogazione sull’accordo con l’Albania che le norme italiane, oggi, con l’atto del Tribunale di Roma, hanno confermato essere fuorilegge. Ricordiamo a Giorgia Meloni che nel nostro Paese la democrazia è regolata dalla Costituzione che prevede la separazione dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. Le parole di Giorgia Meloni, ma non c’era bisogno di aspettare oggi, confermano che questa destra è autoritaria, mal sopporta la sacrosanta separazione dei poteri, e non accetta che esista una opposizione, considerando le Camere suddite del governo. Siamo di fronte ad un attacco alla nostra democrazia, alla magistratura e al Parlamento senza precedenti: Meloni vuole i pieni poteri ma noi con le altre opposizioni ci opporremo con tutte le forze allo stravolgimento della nostra democrazia e dello stato di diritto”. Così in una nota i presidenti dei gruppi del Pd alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo Chiara Braga, Francesco Boccia e Nicola Zingaretti.
Meloni: “Su Paesi sicuri no competenza magistratura ma del governo”
“La questione non è l’Albania, la questione è molto più ampia, perché in buona sostanza quello che i giudici” di Roma “dicono è che non esistono Paesi sicuri. Quindi comunico ufficialmente che il problema non c’è in Albania, il problema è che nessuno potrà essere mai più rimpatriato. Il problema è che tu non puoi respingere la gente, il problema è che tu non puoi fare nessuna politica di difesa dei tuoi confini. E quindi spero che mi si dica anche poi come si risolve”. Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut. “Io non credo che sia una competenza della magistratura stabilire quali sono i paesi sicuri e quali no. Questa è una competenza del governo. E quindi forse il governo deve chiarire meglio che cosa si intende per paese sicuro”, ha concluso Meloni.
Meloni: “Decisione giudici Roma pregiudiziale”
“Per quello che riguarda” la decisione del Tribunale di Roma sul caso legato ai migranti in Albania “posso dire che è molto difficile lavorare e cercare di dare risposte a questa nazione quando si ha anche l’opposizione di una parte di quelle istituzioni che dovrebbero aiutarti a rispondere ai problemi di questa nazione”. Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut. “Penso che la decisione dei giudici di Roma sia una decisione pregiudiziale – attacca la presidente del Consiglio -. Lo dimostra il fatto che alcuni di questi giudici avevano criticato l’accordo con l’Albania ancora prima di entrare nel merito. Temo che debba anche colpire il fatto che questa decisione dei giudici è stata anticipata ieri da alcuni esponenti del Partito Democratico”.
Meloni: “Lunedì Cdm per nuove norme, risolvere problema su Albania”
“Il problema non c’è in Albania. Il problema è che nessuno potrà essere mai più rimpatriato. Il problema è che tu non puoi fare nessuna politica di difesa dei tuoi confini. E quindi spero che mi si dica anche poi come si risolve. Nel senso spero che mi si dica poi come si gestisce l’ordine pubblico, chi pagherà per i miliardi di accoglienza che ci dovremo caricare e spero che mi si trovino anche delle soluzioni perché io sono quella che poi deve trovare le soluzioni e infatti troverò una soluzione anche a questo problema. Ho già convocato il Consiglio dei Ministri lunedì anche per risolvere questo problema perché intendo andare avanti”. Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut. “Gli italiani mi hanno chiesto di fermare l’immigrazione illegale, farò del mio meglio per limitare l’immigrazione illegale di massa. Mi dispiace che in un momento nel quale tutta l’Europa guarda con interesse a qualcosa che sta facendo l’Italia, noi tentiamo come sempre di metterci da soli i bastoni tra le ruote, ma è un tema che si risolverà presto – aggiunge – lunedì ho convocato un Consiglio dei Ministri per approvare delle norme che servono a superare questo ostacolo”.
Tajani: “Giudici non impediscano a esecutivo proprio lavoro”
“Il nostro compito è di governare, quello del parlamento è scrivere le leggi e quello del potere giudiziario è di applicare le leggi non di utilizzare il potere giudiziario per modificare le leggi o impedire al potere esecutivo di fare il proprio lavoro“, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso di una conferenza stampa a Ventimiglia.
Piantedosi: “Rispetto giudici ma faremo ricorso”
“Rispetto i giudici ma porteremo avanti la nostra battaglia e presenteremo ricorso fino ai massimi gradi della giurisdizione”, ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel punto stampa in corso a Ventimiglia.
Anm: “I giudici applicano la legge nazionale ed europea”
“Sono giudici che applicano le norme del nostro ordinamento e di quelle europeo”. Lo ha detto il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia a Tagadà su La7, replicando alla critiche alla decisione del tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento dei migranti in Albania. “L’Egitto e il Bangladesh – ha sottolineato – sono stati inseriti nell’elenco dei Paesi sicuri” ma “secondo l’ordinamento sovranazionale tali non possono essere considerati. I diritti fondamentali delle persone sono una barriera” e “i magistrati sono i garanti di quegli argini”.
FdI: “Sinistra giudiziaria aiuta quella parlamentare”
“Alcuni magistrati politicizzati hanno deciso che non esistono Paesi sicuri di provenienza: impossibile trattenere chi entra illegalmente, vietato rimpatriare i clandestini.
Vorrebbero abolire i confini dell’Italia, non lo permetteremo”. Così un post sul profilo X di Fratelli d’Italia, che mostra una grafica con toga rossa, in riferimento alla decisione del tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento dei migranti in Albania: “In aiuto della sinistra parlamentare arriva quella giudiziaria”.
Meloni: “Pd-M5S-Avs vogliono infrazione contro Italia, vergogna”
“Pd, M5S e AVS hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo se intende aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’accordo sui flussi migratori con l’Albania. Avete capito bene: alcuni partiti italiani stanno di fatto sollecitando l’Europa a sanzionare la propria Nazione e i propri cittadini, con il solo obiettivo di colpire politicamente questo Governo. Una vergogna che non può passare inosservata”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Lega: “Giudici pro-immigrati si candidino, grave ordinanza su Albania”
“Proprio nel giorno dell’udienza del processo Open Arms contro Matteo Salvini, l’ordinanza che non convalida il trattenimento degli immigrati in Albania è particolarmente inaccettabile e grave. I giudici pro-immigrati si candidino alle elezioni, ma sappiano che non ci faremo intimidire”. Così una nota della Lega.
Scarpa (Pd): “Sentenza coerente, resto in Albania finché non saranno in sicurezza”
“La decisione è perfettamente coerente con la sentenza della Corte di giustizia europea, non è una sorpresa, la legge dice questo. Evidentemente quella sentenza non l’aveva letta il Governo che ha provveduto a suon di forzature a mettere su questa operazione di propaganda da centinaia di migliaia di euro che si è rivelata un flop clamoroso. Io sono in Albania, fuori dal Cpr e non ho intenzione di andarmene fino a quando non vedrò queste persone uscire da qui e riportate in sicurezza, come prevede la sentenza”. Così la deputata Pd Rachele Scarpa, che da ieri è in Albania per un’ispezione del Cpr, commenta con LaPresse la decisione della sezione immigrazione del Tribunale civile di Roma non ha convalidato il provvedimento di trattenimento emesso dalla questura di Roma il 17 ottobre scorso per i Migranti trasportati nel Cpr di Gjader in Albania.
M5S: “Meloni chieda scusa a italiani per truffa Albania”
“Giorgia Meloni deve chiedere scusa agli italiani, a partire da quelli che l’hanno votata, per averli raggirati con una truffa. Perché di questo si tratta: una truffa da centinaia di milioni di euro con cui Meloni, dopo essersi resa conto di non poter attuare il folle blocco navale promesso in campagna elettorale, ha voluto far credere agli italiani di aver trovato il modo di tenere lontani gli immigrati spedendoli oltremare”. Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Politiche Ue di Camera e Senato.
Fratoianni (Avs): “Ministri rimborsino soldi pubblici sprecati in Albania”
“Il ministro Piantedosi e l’intero governo Meloni dovrebbero di tasca loro rimborsare lo Stato per i soldi pubblici sprecati in questi giorni per l’inutile deportazione di 16 persone in Albania. E proprio a queste persone dovrebbero poi chiedere scusa pubblicamente”. Lo scrive su X Nicola Fratoianni di Avs. “La propaganda, anche la più cinica e feroce, può ben poco – conclude il leader di SI – contro la realtà e contro le leggi”.
Pedullà (M5s): “Altro che modello, centro Albania figuraccia Meloni”
“Altro che modello, l’hotspot in Albania costruito con 800 milioni di fondi pubblici è un flop totale. Il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei 12 Migranti arrivati nel centro due giorni fa a conferma di tutti i dubbi che avevamo espresso nei mesi scorsi. La Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen nella lettera ai Capi di Stato in vista del Consiglio europeo aveva scritto che con l’avvio delle operazioni del protocollo Italia-Albania, ‘saremo anche in grado di trarre lezioni da questa esperienza nella pratica’. Bene, adesso potrà trarre le dovute lezioni da questa figuraccia planetaria della Meloni. Con la propaganda non si risolvono i problemi, si aggravano”. Così in una nota Gaetano Pedullà, vicecapodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
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