E' accaduto a San Severo, vicino a un supermercato. L'uomo era un agente di polizia penitenziaria, aveva il divieto di avvicinamento

Tragedia in provincia di Foggia. Mario Furio (59 anni), agente di polizia penitenziaria in pensione, ha sparato alla moglie, Celeste Rita Palmieri (56 anni) diversi colpi d’arma da fuoco, prima di rivolgere la stessa arma verso se stesso e uccidersi: è accaduto fa a San Severo vicino a un supermercato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia locale. La donna è morta al policlinico di Foggia, dove era stata ricoverata in gravi condizioni. 

La ricostruzione dei fatti

Secondo la ricostruzione dei fatti, il 59enne ha atteso che la moglie, dalla quale si era separato, uscisse dal supermercato. Dopo aver sparato, è tornato nella sua auto e si è ucciso. 

L’uomo aveva il braccialetto elettronico

Il killer aveva il braccialetto elettronico, disposto dopo le denunce per stalking presentate della donna. In seguito era stato anche disposto il divieto di avvicinamento.

Sindaca San Severo: “Sgomenti per quanto accaduto”

“Siamo sgomenti e attoniti per quello che è successo. Esprimo, a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale, e dei cittadini che si stanno stringendo attorno alla famiglia, il più sentito cordoglio e vicinanza ai figli sperando nella guarigione della signora che in questo momento è ricoverata in ospedale”. Così la sindaca di San Severo Lidya Colangelo dopo quanto accaduto nel parcheggio di un supermercato questa mattina, quando un uomo ha sparato alla moglie e con la stessa arma si è tolto la vita.

Ass. S.Severo: “Donna aveva denunciato ma rifiutato trasferimento”

“Su segnalazione del Cav e di un’associazione di Foggia, il primo ottobre la signora aveva incontrato le operatrici dei nostri servizi sociali che si erano attivate. La donna, purtroppo, aveva rifiutato la possibilità di trasferirsi in un luogo più sicuro con i figli minori“. Così l’assessore del Comune di San Severo (Fogia), alle Politiche sociali, Bruno Savino, dopo quanto accaduto questa mattina. “In questa tristissima occasione, colgo il momento per sollecitare tutte le donne che si trovino in una condizione di difficoltà, non solo a denunciare, come aveva fatto la signora, ma di avere anche il coraggio di allontanarsi sia pure temporaneamente dalla propria residenza, per recarsi in luoghi più sicuri che vengono messi a loro disposizione, proprio per evitare che si giunga a episodi così dolorosi”.

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