Il vescovo di Ariano Irpino: "Comprendo sconcerto e biasimo"
I militari della compagnia di Ariano Irpino (Avellino) hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari emessa dal gip presso il tribunale ordinario di Tivoli nei confronti di una suora appartenente alla Congregazione dello Spirito Santo, gravemente indiziata del delitto di furto (pluriaggravato anche per avere per oggetto beni destinati alla pubblica reverenza e con violenza sulle cose) di gioielli e monili d’oro ex voto custoditi presso la Curia Vescovile di Ariano Irpino, dove la stessa ricopriva l’incarico di madre superiora.
L’ordinanza è stato emessa a seguito di convalida del provvedimento di fermo di soggetto indiziato di delitto emesso l’8 ottobre 2024, dalla Procura della Repubblica di Benevento, che ha coordinato le indagini, ed eseguita sul territorio laziale. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta dal Vescovo di Ariano Irpino in merito a mancanze di oro votivo riscontrato in alcune parrocchie della Diocesi di Ariano Irpino.
Gli accertamenti svolti, consistiti anche perquisizioni personali e nei locali in uso alla curia di Ariano Irpino, nonché all’ascolto di testimoni, hanno permesso di appurare come la suora, che disponeva delle chiavi di accesso al locale dove era custodito l’oro votivo, si fosse indebitamente impossessata dei gioielli d’oro e di argento appartenenti a più parrocchie della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, tra cui le quelle di Santa Maria delle Fratte e Sant’Euplio di Castel Baronia, Santa Maria Assunta in Cielo di Ariano Irpino, San Sossio Baronia, Santa Maria della Neve in Morroni di Bonito, San Nicola Vescovo di Savignano Irpino, San Giovanni Battista di Carife, Madonna del Carmine in Ariano Irpino e San Giovanni Battista in Ariano Irpino, nonché della reliquia di San Nicola di Bari, incastonata in un medaglione di metallo.
Vescovo Ariano Irpino: “Comprendo sconcerto e biasimo”
“Con animo affranto e già ferito dalla scoperta degli ammanchi” Sergio Mellillo, vescovo della Diocesi di Ariano Irpino, in provincia di Avellino “comprende lo sconcerto e il biasimo del presbiterio e della comunità dei fedeli che la penosa vicenda suscita”: è quanto si legge in una nota pubblicaa sul sito della Diocesi, in merito alla vicenda della madre superiora ai domiciliari per aver sottratto ex voto che avrebbe dovuto custodire per un ammontare di 80mila euro.
“Nel contempo, però, sicuro che le trasgressioni dei singoli non possono offuscare l’immagine e la missione della Chiesa, compresa la Congregazione delle Suore dello Spirito Santo alla quale conferma la stima e la gratitudine – si legge – spera di superare questo doloroso frangente in comunione con tutti e con la forza della Parola che vivifica i cuori di ognuno ed illumina il corale ed avvincente cammino ecclesiale”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata