Il rapper non sarebbe tra i circa 40 iscritti sul registro degli indagati

Il rapper milanese Emis Killa è stato perquisito ieri nell’inchiesta della Procura di Milano con 19 arrestati sugli ultras delle Curve di San Siro per i rapporti intrattenuti con alcuni vertici del tifo organizzato di Milan e Inter a cominciare da quelli con Luca Lucci, storico capo della Sud rossonera. Il 34enne artista di Vimercate (Emiliano Rudolf Giambelli il vero nome) non sarebbe tra i circa 40 iscritti sul registro degli indagati. Si sarebbe trattato infatti di una perquisizione presso terzi. Di certo nelle carte dei pm Paolo Storari e Sara Ombra compaiono a più riprese quelle che il gip ha definito “relazioni di carattere lavorativo” fra il mondo ultras e i “settore musicale” e della scena rap che ha consentito a Lucci di “tessere” rapporti “con noti artisti italiani” come appunto “Fedez, Emis Killa”, ma anche “Lazza, Tony Effe, Cancun, Gue Pequeno”. Un modo per “aumentare, in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale e in particolare in Calabria” sia a livello “internazionale”.

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