La tragedia nel quartiere di Monte Gurtei. Un uomo ha aperto il fuoco contro la famiglia e contro il vicino di casa
Strage familiare questa mattina a Nuoro dove un uomo ha aperto il fuoco contro la sua famiglia e poi si è tolto la vita. Il bilancio, provvisorio, parla di cinque vittime: la moglie, Giusi Massetti, casalinga 43enne, la figlia 26enne, Martina, un altro figlio di 10, di cui è stata dichiarata la morte cerebrale, il 69enne vicino di casa, e l’omicida. In gravi condizioni un altro figlio della coppia e la madre di lui. La tragedia è successa all’alba in via Ichnusa nel quartiere di Monte Gurtei.
La ricostruzione
Il killer è Roberto Gleboni, operaio di Forestas, 52enne. Dopo aver ucciso la moglie Giusi Massetti, casalinga 43enne, ha sparato contro i tre figli, uccidendo la maggiore di 26 anni e l’ultimo di 10 anni e ferendo il terzo. L’uomo ha poi aperto il fuoco contro il vicino di casa, deceduto anche lui, andando poi nell’abitazione della madre in via Gonario e sparando anche a lei. Lì, al termine della furia omicida, si è tolto la vita.
Marito e moglie erano separati
Erano separati Roberto Gleboni, l’operaio di Forestas, 52enne, e la moglie Giusi Massetti. È quanto apprende LaPresse. L’uomo viveva a casa della madre, era componente del direttivo territoriale e regionale della Fai Cisl e un appassionato di armi.
Martina dedicò tesi a padre, ‘l’Amore più grande della mia vita’ Nuoro
Martina Gleboni, uccisa da suo padre Roberto all’alba insieme alla madre Giusy Massetti e al fratellino di 9 anni Francesco, con un terzo fratello 14enne ricoverato, si era laureata nel 2022 in Giurisprudenza e aveva dedicato la tesi ai genitori. “A mio padre, l’amore più grande della mia vita”, aveva scritto Martina nella intestazione della tesi, visionata da LaPresse, e “a mia madre che ci ha creduto prima che ci credessi io”. L’uomo si è poi suicidato.
“Figlia mia”, le urla strazianti di nonna Carmela su luogo strage
Urla strazianti, scene di disperazione, abbracci, lacrime. Non c’è consolazione per la signora Carmela, madre di Giusy Massetti, arrivata col marito Salvatore in via Ichnusa, sul luogo della strage. In sardo urla “Fiza mea, fiza mea”, “Figlia mia, figlia mia”, e chiama suo marito Salvatore, piangendo disperatamente. Nonna Carmela ha perso sua figlia e due dei tre nipoti, Martina di 24 anni e Francesco di 9, di cui è stata dichiarata la morte cerebrale: le sue urla sono strazianti e lacerano il silenzio di una città sotto choc.
Il ricordo della professoressa: “Era ragazza semplice, viveva per suoi figli”
“Giusi era una ragazza semplice, soffriva di fibromialgia e viveva per i suoi figli“. Lo dice a LaPresse la professoressa di Giusi Massetti, la donna di 43enne uccisa a Nuoro stamattina dal marito Roberto Gleboni, l’operaio di Forestas, 52enne che ha ucciso anche la figlia Martina prima di togliersi la vita. “Martina era nata nel 1999, Giusi l’ha avuta a 18 anni. Erano sposati da circa 25 anni, ma si erano separati da poco e lui era tornato a vivere dalla madre”, ha ricordato la donna.
No segnalazioni di denunce in ambito familiare
Non risultano pregresse segnalazioni denunce di violenze in ambito familiare. È quanto si legge in un comunicato della Procura della Repubblica di Nuoro in merito alla strage familiare avvenuta stamattina intorno alle 7 a Nuoro.
“Roberto Gleboni, nuorese di anni 52, residente in via Ichnusa, operaio forestale, incensurato, per cause in corso di accertamento, ha esploso diversi colpi di arma da fuoco con una pistola calibro 7.65, legalmente detenuta, all’indirizzo del proprio nucleo familiare, uccidendo la moglie Maria Giuseppina Massetti di anni 43, la figlia Martina venticinquenne, e ferendo altri due figli minori di 14 e 10 anni. L’omicida, dopo aver sparato anche ad un vicino di casa, Paolo Sanna, incontrato casualmente sul pianerottolo, ha raggiunto l’abitazione della madre Maria Esterina Riccardi, sita in via Gonario Pinna e, dopo averla aggredita e ferita gravemente con un colpo di pistola, si è tolto la vita con la medesima arma”, si legge ancora nella nota della procura che dà una prima ricostruzione di quanto avvenuto.
I vicini: “Lui era uomo aggressivo e urlava spesso”
“Era uomo aggressivo, che urlava spesso, insomma non era certo una situazione facile per i familiari e neanche per noi vicini. Sembrava prepotente e un po’ esaltato di sicuro, era appassionato di armi“. È quanto raccontano raggiunti telefonicamente da LaPresse alcuni vicini di Roberto Gleboni, l’operaio di Forestas, 52enne, che stanotte ha ucciso la moglie Giusi Massetti. L’uomo ha poi ucciso la figlia 26enne e ha sparato contro gli altri figli di 10 e 14 anni, dopo aver ferito in modo grave la madre e il vicino di casa prima di togliersi la vita.
Sabato autopsia su corpi vittime
Sarà effettuata sabato mattina nel cimitero comunale di Nuoro l’autopsia sui corpi di Giusi Massetti, 43 anni, e di Martina, 24, moglie e figlia di Roberto Gleboni, operaio forestale di 52 anni che questa mattina ha compiuto una strage familiare con la sua semiautomatica 7.65 nella casa di via Ichnusa a Nuoro. I cadaveri delle due donne sono stati portati via poco fa dall’abitazione, dopo che gli inquirenti hanno compiuto i rilievi, e il medico legale Roberto Demontis ha già eseguito un esame esterno dei tre corpi. Sono in condizioni disperate in Rianimazione al San Francesco di Nuoro il più piccolo dei tre figli, Francesco di 10 anni, e il vicino di casa Paolo Sanna, 69. Prognosi di 30 giorni per la madre di Gleboni, Maria Esterina Riccardi, anche lei colpita da un colpo di pistola prima che il figlio si suicidasse. Non è in pericolo di vita neanche il figlio 14enne di Gleboni, sotto choc ma ferito di striscio. Le indagini di polizia e carabinieri sono coordinate dai sostituti procuratori di Nuoro Riccardo Belfiori e Sandra Piccicuto.
Madre e figlia uccise sui social: ‘No alla violenza sulle donne’
“No alla violenza sulle donne“. È il messaggio, corredato da una foto insieme, che Giusy Massetti e Martina Gleboni, madre e figlia uccise dal marito e padre Roberto Gleboni, qualche mese fa avevano condiviso sui social aderendo a una campagna di sensibilizzazione di ActionAid. Entrambe sono state uccise dall’uomo, marito di Giusy e padre di Martina, all’alba di oggi: l’uomo si è poi suicidato.
Dichiarata morte cerebrale bimbo 10 anni e vicino di casa
Da quanto si apprende è stata dichiarata la morte cerebrale per il più piccolo dei tre figli di Roberto Gleboni, l’uomo autore della strage in famiglia a Nuoro, e per Paolo Sanna, il vicino di casa di 69 anni colpito dal 52ennne operaio forestale e sindacalista con la passione per le armi sportive.
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