Elevata criticità per rischio idraulico e idrogeologico emessa dalla Protezione Civile. Nessun disperso a Bagnacavallo

Prosegue l’allerta meteo sulle zone colpite dell’alluvione. La protezione civile ha emesso un bollettino di allerta rossa sull’Emilia Romagna per rischio idraulico e idrogeologico anche per la giornata di oggi. In particolare, si riporta elevata criticità per rischio idraulico su Costa romagnola, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola, Collina bolognese. Elevata criticità per rischio idrogeologico su Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola, Montagna bolognese, Collina bolognese, Alta collina romagnola, Montagna romagnola. IN AGGIORNAMENTO

Sindaco Ancona: “Sopralluogo in zone colpite, stato emergenza è necessario”

Il sindaco di Ancona Daniele Silvetti oggi ha visitato le zone più colpite dalle abbondanti piogge cadute nei giorni scorsi. Il sopralluogo ha riguardato le frazioni di Montesicuro e Paterno oltre alcune scuole della città. “Le criticità riscontrate sono sostanziali – fa sapere Silvetti -. I danni più ingenti sono stati rilevati nelle frazioni per l’appunto ma facendo una stima di massima, che sarà ancor più rigorosa e puntuale nei prossimi sopralluoghi, l’esigenza per il Comune di Ancona di vedersi riconosciuto lo stato di emergenza da parte della Regione Marche, è fondato”. “Un iter – aggiunge il primo cittadino di Ancona -, che avrà il suo corso e che impone però l’attuazione di misure di contenimento dei fenomeni registrati attraverso degli interventi di somma urgenza. Per questo il Comune di Ancona stanzierà 200mila euro per i primi lavori di ripristino”. In particolare, “nella zona di Montesicuro, al vaglio tutte le altre, sono rimaste isolate una ventina di persone che saranno ospitate presso strutture di emergenza o strutture alberghiere. Altre 15 invece nella frazione di Paterno. Le loro abitazioni hanno infatti riportato dei danni importanti e tali da richiedere lo spostamento degli occupanti”. 

Cdm per stato emergenza Emilia Romagna e Marche

Il Consiglio dei ministri è convocato domani a palazzo Chigi alle ore 11. Unico punto all’ordine del giorno la deliberazione dello stato di emergenza per le Regioni Emilia-Romagna e Marche a seguito degli eventi del 18-20 settembre 2024. 

Avevano solo lasciato casa, nessuno disperso a Bagnacavallo 

Non ci sono dispersi dopo l’alluvione nel Ravennate. Lo confermano a LaPresse fonti qualificate che spiegano le due persone precedentemente indicate come scomparse a Traversara di Bagnacavallo dopo il crollo dell’abitazione, si sono rese reperibili alle autorità. I due avevano lasciato la loro casa dopo l’allarme dato dalla Protezione civile. Sin da subito c’erano dubbi sulla possibilità che vi fossero due dispersi in quanto non era stata presentata alcuna denuncia da parte dei parenti.

Cri in Emilia Romagna e marche con operatori e mezzi

La Croce Rossa Italiana prosegue il supporto alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna e Marche. Durante la notte e fino a questa mattina, la Croce Rossa Italiana ha supportato con 55 operatori e 23 ambulanze le operazioni di evacuazione e trasferimento di circa 200 pazienti ricoverati nell’ospedale “Umberto I” di Lugo di Romagna. Su tutto il territorio colpito dal Maltempo la Croce Rossa, nell’ambito del Sistema di Protezione Civile, sta assistendo la popolazione nei centri per gli sfollati e supportando le attività del servizio 118 con la presenza aggiuntiva di ambulanze e mezzi adibiti al trasporto di persone diversamente abili. Al momento, tra Emilia Romagna e Marche, sono circa 90 gli operatori impegnati sul campo con mezzi 4×4, idrovore, ambulanze e le squadre degli Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua (OPSA) della CRI. 

A Pesaro centinaia di interventi per ripristino strade

Il Comune di Pesaro fa il bilancio degli interventi che si sono dovuti mettere in campo negli ultimi due giorni per rispondere all’emergenza Maltempo. Il Centro Operativo è intervenuto nelle strade comunali con 5 mezzi e 6 squadre (1 da 6 autisti, 4 squadre da 2 persone per la viabilità, 1 squadra da 4 persone muratori), attivandosi per risolvere le situazioni degli allagamenti in zona Santa Colomba sulla Montefeltro. È stato poi in prima linea per risolvere i problemi legati a frane e alberi caduti sulla carreggiata in: strada Canneti; strada San Nicola; via Lucio Accio; strada San Donato; strada Petricci; strada Canarecchia; strada Altarello; strada Ponte Valle; strada Boncio; strada Valbona; strada Castagneto; strada Valle Castagni; strada Santangelo del Gatto; strada Costa Fagnano; strada di Monte Romanesco. Il centro operativo si è inoltre attivato per la pulitura delle caditoie in: via Arcangeli; via Chienti; via Reno; via di Fontesecco; via Montefeltro; via Guerrini; via Campania; via Boito; viale Vittoria; via Montanari; viale della Vittoria; via Forlì; via Santerno; via Confalonieri; via Ponchielli; via Icaro; via Canale; via Giolitti; strada Adriatica. Svolti anche interventi in vari sottopassi stradali per l’attivazione delle pompe in emergenza. Ritmi intensi per la polizia locale, che ha registrato 33 interventi legati all’emergenza Maltempo, nella maggior parte è intervenuta una pattuglia; in diverse situazioni ne sono state necessarie anche due, in particolare per le chiusure delle strade. Volontari e volontarie della Protezione civile comunale hanno lavorato entrambi i giorni con una squadra da 3 persone alla stazione del treno (intervento terminato alle ore 21). Altre 3 squadre hanno raggiunto via Canarecchia e via Petricci a Monteciccardo per piante cadute, all’Hotel Capitol per l’acqua che ha allagato il piano interrato; squadre all’opera anche per i problemi degli allagamenti del piano interrato delle scuole, per le frane in zona Altarello e a Casteldimezzo nel San Bartolo e a Ponte Valle per l’albero di grosse dimensioni caduto sulla strada.
 

Sindaco Pesaro: “Danni per 300mila euro” 

Danni per centinaia di migliaia di euro, squadre e mezzi al lavoro nell’intero territorio comunale di Pesaro sino a tarda notte, strade interrotte alla circolazione e frane e piante cadute che hanno invaso le carreggiate. I due giorni di Maltempo che hanno colpito Pesaro mercoledì e giovedì lasciano una “conta di danni importante che avrà ricadute sugli interventi programmati dall’amministrazione”, spiega il sindaco Andrea Biancani nel fare il punto delle conseguenze di “un fenomeno straordinario (che non ha comportato situazioni gravi per l’incolumità dei cittadini), ma con cui ormai siamo abituati a fare i conti: il cambiamento climatico costringe il nostro territorio a subire eventi metereologici sempre più estremi e sempre più frequenti. E, di conseguenza, a interventi imprevisti che vanno a togliere risorse da quelli previsti”. Per dare un’idea di quanto accaduto, il sindaco riporta che “in due giorni sono piovuti quasi 200 millimetri d’acqua, cioè 200 litri su un metro quadro di superficie. Ed è successo a un mese dalla bomba d’acqua del 20 agosto”. Biancani aggiunge che “la stima dei danni è superiore ai 300mila euro; di questi oltre 200mila li abbiamo calcolati per il ripristino della strada dell’Angelo Custode (nel Quartiere 3 Colline e Castelli). Al momento abbiamo previsto un senso unico alternato nel tratto interessato, lungo oltre 30 metri e situato a circa metà della strada”. 

Ass. Fano: “Città sotto controllo ma monitoriamo corsi d’acqua” 

La parte urbana della città è sotto controllo, anche se monitoriamo con attenzione tutti i corsi d’acqua che stanno ricevendo, e stanno portando al mare, il materiale dovuto alle precipitazioni nelle aree interne”. Così l’assessore ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile del Comune di Fano, Gianluca Ilari. Il quale precisa che “quello portato avanti in questi giorni è stato un grande lavoro da parte di tutti gli attori coinvolti nella gestione dell’emergenza: dal Centro Operativo Comunale alla Protezione Civile, fino alla Polizia locale e ai vari uffici comunali”. “Grande attenzione anche su Fano Sud – dichiara Ilari -, dove stiamo lavorando per rimuovere il fogliame e i rami caduti a terra. Siamo intervenuti nei cimiteri, transennando alcune aree del cimitero centrale. Abbiamo riscontrato acqua in eccesso anche nel cimitero di Rosciano, dove stiamo intervenendo”. E ancora: “Riguardo le scuole l’unico aggiornamento, positivo, è che all’istituto Nuti, dove avevamo ripulito i canali di deflusso dell’acqua, oggi non ci sono state ulteriori infiltrazioni”. 

A Fano riaperta Flaminia, chiuso sottopasso Ponte Sasso 

“La progressiva riduzione delle precipitazioni sta favorendo il graduale rientro delle emergenze principali, sebbene persistano alcune criticità dovute sia alla bomba d’acqua delle prime ore di oggi nella zona di Ponte Murello-Carrara, sia all’arrivo in città, tramite i corsi d’acqua, di detriti e fango provenienti dall’entroterra”. Lo fa sapere il Comune di Fano, attraverso una nota stampa. “Alle 12 di oggi, venerdì 20 settembre 2024, la strada Flaminia – dicono dal Comune -, dopo qualche ora di chiusura precauzionale, è stata riaperta. Restano chiusi per la presenza di fango il sottopasso di Ponte Sasso e il sottopasso ciclopedonale dell’hotel Playa. Chiusa anche la strada del Giardino. Per quanto riguarda i 10 sfollati che hanno passato la notte all’area di prima accoglienza della Protezione Civile, in zona aeroporto, il Comune ha confermato la disponibilità della sistemazione – se queste persone lo riterranno necessario – anche per la prossima notte. 

Sindaco Bagnacavallo: “Non ci risultano denunce dispersi”

Di dispersi non sappiamo nulla, a oggi abbiamo una testimonianza che ci dice di questi dispersi ma non nei nostri riscontri documentali che stiamo incrociando, catasto e persone che abbiamo evacuato, abbiamo fatto l’appello. Nella zona dove è avvenuto il crollo sicuramente gli abitanti sono stati tutti recuperati. Stiamo allargando il cerchio il più possibile perché non ci risultano dispersi e neanche una denuncia di scomparsa. Speriamo bene, magari sono rientrati in qualche modo”. Così il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni ai microfoni di Sky Tg 24.

Sindaca Lugo: “Acqua sta avanzando in tutto il centro”

“L’acqua ha allagato gran parte di Lugo est e sud e purtroppo anche parte del centro. Stiamo raccogliendo l’elenco delle vie principali e dei problemi di viabilità”. Così la sindaca di Lugo Elena Zannoni. Il Comune conferma che proseguono gli allagamenti progressivi delle vie verso il centro in particolare da est, ovvero dal lato di via di Giù. “L’acqua sta avanzando in tutto il centro, entrando da est, zona maggiormente interessata ieri”. In aumento anche l’acqua nell’area di via Fossa e zone limitrofe che stanno accogliendo l’acqua in arrivo dal sottopasso della Felisio. Le squadre sono sul territorio per mappare le criticità. 

Evacuato ospedale Lugo, resta operativo il pronto soccorso

Sono stati trasferiti i pazienti dall’Ospedale di Lugo per prevenire eventuali problemi legati agli impianti. Lo rende noto il Comune di Lugo che segnala che restano comunque attivi il Pronto Soccorso e il Cau. 

In due giorni nelle Marche 770 interventi vigili del fuoco

In due giorni, da inizio emergenza, nelle Marche sono stati effettuati 770 interventi da parte dei vigili del fuoco per il maltempo. Da ieri sera alle 19 i vvf hanno effettuato altri 85 interventi soprattutto nelle provincie di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino. Le richieste sono per danni d’acqua nelle abitazioni, allagamenti locali seminterrati e al piano terra, alberi caduti sulla sede stradale, frane e smottamenti di terreno.

Migliora tempo nelle Marche, vvf al lavoro per strade allagate

Nelle Marche è tornato il sole, ma continua incessante il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco per ripristinare e rimettere in sicurezza le strade e risolvere gli allagamenti provocati dalla incessante pioggia degli ultimi due giorni. A Senigallia, le persone sfollate sono potute rientrare nelle proprie abitazioni. Mentre a Castelferretti, Marcelli (frazione di Numana), Porto Recanati e Marotta sono ancora numerosi gli scantinati e i garage allagati. Anconambiente – fanno sapere dal Comune -, sta liberando la strada per Montesicuro dall’albero caduto che l’aveva interdetta e aveva abbattuto un palo della luce. Al momento, la situazione è in miglioramento, ma i vigili del fuoco devono portare a termine altre 200 richieste di intervento, la maggior parte per prosciugamento di aree allagate nell’anconetano. Durante la notte, i sommozzatori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono intervenuti per recuperare una imbarcazione affondata al porto di Senigallia.

Lettera sindaco Pesaro alle famiglie: “Sbagliato chiudere scuole”

“Il maltempo di questi giorni mette gli amministratori pubblici nella posizione di dover affrontare una necessaria riflessione. Quando i cambiamenti climatici in atto creano disagi alla popolazione? Quando costituiscono un reale pericolo per la stessa? È una distinzione necessaria per aiutarci a capire quali sono i servizi che, anche a fronte dei disagi, dobbiamo mantenere attivi per i cittadini e quali, invece, è doveroso sospendere”. Inizia così la lettera aperta del sindaco di Pesaro Andrea Biancani, indirizzati ai giovani pesaresi e alle loro famiglie, in cui il primo cittadino ha voluto chiarire perché ha deciso di non chiudere le scuole in questi ultimi due giorni caratterizzati dal maltempo. “Una riflessione particolare va fatta sulle aperture delle scuole e sul conseguente ruolo che esse rappresentano nella società: – spiega Biancani – un servizio pubblico responsabile della crescita culturale, personale e di vita dei singoli. Chiuderle deve sempre essere considerata l’ultima azione che un’amministrazione intende attuare, messa in atto solo qualora non sia davvero garantita la sicurezza”.

E ancora: “In questa occasione, forse, chiudere le scuole sarebbe stata la scelta più facile da prendere per un politico in cerca di consenso, ma che messaggio intendiamo dare ai giovani? Non possiamo insegnare ai nostri ragazzi e ragazze che, di fronte alle difficoltà, la prima risposta è la chiusura. Le situazioni vanno affrontate anche quando sono disagevoli, proprio come insegna la scuola e la vita stessa”. Poi aggiunge: “Inoltre è innegabile che il servizio scolastico si inserisca in quell’insieme di servizi che permette ai genitori la conciliazione degli impegni di cura famigliare (purtroppo ancora a carico quasi esclusivo delle donne) con quelli lavorativi. Sono comprensibili quindi i differenti commenti di chi, da un lato, chiede l’apertura delle scuole per far fronte alle esigenze famigliari e lavorative e, dall’altro, di chi ne chiede la chiusura. In questo contesto, il mio ruolo da amministratore mi impone di decidere e di farlo nell’interesse delle famiglie e dei giovani. I dati forniti dagli Enti competenti, ci permettevano di essere certi della sicurezza delle nostre scuole e della praticabilità, seppur ridotta, delle strade. Questo non vuol dire che garantiamo l’azzeramento dei disagi, ma la fruibilità degli spazi pubblici, anche se questi versano in condizioni non ottimali che, in alcuni casi, possono legittimamente far percepire una mancanza di sicurezza”. 

Anbi, da inizio anno quasi 2mila eventi estremi sull’Italia

“È una verità scomoda, ma che va detta per rispetto verso chi sta soffrendo le conseguenze di nuove alluvioni: è dagli anni ’80 che in Italia manca la pianificazione nazionale di interventi per la prevenzione idrogeologica, privilegiando di intervenire con fondi per le emergenze. E’ quanto sta accadendo anche in Romagna, dove stiamo operando in sintonia con la Struttura di Missione governativa, guidata dal generale, Figliuolo. Si sta lavorando, ma nessuno, però, ha la bacchetta magica soprattutto di fronte al ripetersi di violenti eventi meteo a distanza di soli pochi mesi”: ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela Territorio ed Acque Irrigue.

L’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche rende noto che, dall’inizio dell’anno al 15 Settembre 2024, sull’Italia si sono già registrati 1899 eventi estremi: 212 tornado (52 nella prima metà di Settembre, il 71% sulle coste tirreniche), 1023 nubifragi (157 nella prima metà di Settembre, il 91% sulle regioni del CentroNord), 664 grandinate con chicchi di grandi dimensioni (37 nella prima metà di Settembre, record in Versilia con chicchi di diametro fra cm.7 e cm.9).

Musumeci: “Non credo di aver alimentato polemiche”

“In questo momento la polemica non serve assolutamente né credo di averla alimentata, ma, da Governo nazionale, voglio tendere la mano alle strutture del territorio, alla Regione, per dire: ‘Sediamoci attorno a un tavolo, ragioniamo confrontiamoci, lo Stato non eroga solo risorse, ma verifica anche come sono state spese”. Lo ha detto il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ai microfoni di Sky Tg24.”La prevenzione infrastrutturale spesso non si può fare, non perché manchino risorse, non è questo il caso dell’Emilia Romagna, ieri mi sono limitato a dire che, a fronte di oltre 600 milioni erogati negli ultimi 10 anni, le infrastrutture avrebbero dovuto raggiungere un grado consistente”. Il tema non è “quanto denaro è stato speso o non speso”, ma “capire da dove e come si è intervenuti e perché si continui a essere in emergenza”, ha sottolienato Musumeci. “Se un fiume esonda tre o quattro volte nonostante gli interventi fatti, vuol dire che l’intervento non è stato fatto bene – ha aggiunto – bisogna andare a monte”.

Musumeci: “Mobilitazione Governo un’ora dopo, Emilia Romagna ingrata”

“È una inutile polemica, capisco che ci siano le elezioni e capita a destra e a sinistra di cogliere le occasioni, ma farlo con il Governo nazionale che ha dichiarato mobilitazione un’ora dopo e di essere pronto a dichiarare anche l’emergenza nazionale, mi sembra una ingratitudine da parte della Regione“, ha puntualizzato inoltre Musumeci.

“Perché ogni volta che piove, c’è una alluvione sempre nella stessa zona? In 10 anni la Regione ha avuto 600 milioni per mettere in sicurezza il territorio – ha affermato – Se ogni volta che piove arriva il finimondo, qualcosa non torna“. “L’errore è che continuiamo a parlare del 2023 e per questo lasciamo il territorio scoperto e vulnerabile – ha sottolineato – cerchiamo di fare distinzione tra infrastrutturazione e manutenzione straordinaria e quella ordinaria – ha aggiunto – Le infrastrutturazioni legate all’alluvione del 2023 hanno visto la nomina di un commissario”. La realizzazione delle “casse di espansione non sono un compito del generale Figliuolo”.

Musumeci: “Cambio passo con ddl che riveda procedure e tempi”

“L’Italia non è fatta per la prevenzione. Noi italiani siamo fatalisti, disincantati: ci commuoviamo di fronte a ogni tragedia, poi, dopo 25 ore, si apre il cantiere della rimozione della memoria. Ora c’è bisogno di un cambio di passo da parte delle Regioni e degli Enti locali. Lancio un appello alla collaborazione da parte del Governo nazionale e anche mio personale”, ha spiegato Musumeci.

“Di commissari come quello per il ponte Morandi ne servirebbero 400, il problema esiste in tutte le Regioni – ha affermato – Il punto è che serve una nuova norma, che è quella di cui parlavo con il ddl ricostruzione che ristabilisce tempi, responsabilità e un processo di alleggerimento rispetto al peso burocratico delle procedure perché a volte ci sono autorizzazioni che richiedono tempi estenuanti”. “Il ddl in questione è già stato licenziato all’unanimità dalla Commissione competente con il voto unanime”, ha sottolineato. 

Musumeci: “Prevenzione va fatta per tempo e dalle Regioni”

Per rispetto verso gli alluvionati non intendo polemizzare. Sono un ministro, non è il momento dei contrasti. Ma non ho mai parlato di responsabilità. Ho ribadito che continueremo ad avere eventi calamitosi finché non si attuerà una seria prevenzione strutturale da parte di tutte le Regioni”. Così il ministro della Protezione civile Nello Musumeci intervistato dal Corriere della Sera in merito alle accuse di sciacallaggio.

Le casse di espansione “sono un prezioso strumento di prevenzione. Ma vanno realizzate prima dell’alluvione, cioè nella gestione ordinaria, che spetta alle Regioni, e non a quella straordinaria, affidata a Figliuolo. Abbiamo chiesto alla Regione quali infrastrutture abbia realizzato almeno nell’ultimo decennio, per individuare ulteriori obiettivi e risorse rispetto ai 596 milioni di euro che ha ricevuto dal 2013. Per collaborare serve confronto e rispetto reciproco“, aggiunge.

Prosegue missione Protezione civile Trento in Emilia Romagna 

“La missione in Emilia Romagna, colpita dall’alluvione, vede impegnati una trentina di tecnici e vigili del fuoco tra permanenti e volontari. Stanno operando nelle aree maggiormente colpite. Si prevede di garantire il supporto richiesto dal Dipartimento nazionale della Protezione civile almeno fino a tutta questa settimana”. Lo ha annunciato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, prima della giunta settimanale che oggi è ospitata in Comune a Predazzo.

Sima, in Italia 360 miliardi di euro di danni in 80 anni per dissesto e terremoti

Dal 1944 al 2023 i danni prodotti da dissesto idrogeologico (frane, alluvioni, ecc.) e terremoti hanno raggiunto in Italia la maxi-cifra, ai valori correnti, di 360 miliardi di euro. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che ricorda come con i cambiamenti climatici in atto eventi estremi come quello che ha colpito nelle scorse ore l’Emilia Romagna risultano sempre più frequenti nel nostro Paese. Le alluvioni, che negli ultimi anni sono diventate più frequenti e intense, sono state attribuite a vari fattori, tra cui il cambiamento climatico e la cattiva gestione del territorio. In Italia, il dissesto idrogeologico è una piaga ben nota: secondo i dati Ispra il 91% dei comuni italiani è esposto al rischio di frane e alluvioni, spiega la Sima.

Ad Ancona chiusa strada a Massignano per smottamento

Nelle Marche, proseguono gli interventi dei vigili del fuoco per il maltempo. Ad Ancona è stata chiusa la strada a Massignano in entrambe le direzioni, poco dopo il capolinea bus direzione Sirolo, per uno smottamento e un veicolo sulla carreggiata. Lo fa sapere il Comune. A Falconara Marittima, invece, le strade di Castelferretti da ieri sera sono state riaperte. 

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