Era deceduto, ufficialmente per infarto, a Dubai nel 2022, mentre era latitante dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa
La Procura di Reggio Calabria ha emesso nei giorni scorsi un decreto di esumazione dell’ex parlamentare di Forza Italia, Amedeo Matacena junior, e della madre Raffaella De Carolis. Entrambi morirono nel 2022 a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, mentre l’ex politico si trovava in stato di latitanza da nove anni e tre mesi dopo essersi sottratto all’arresto e alla condanna in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo riporta la Gazzetta del Sud. Madre e figlio morirono a distanza di pochi mesi: la donna il 18 giugno 2022 mentre l’imprenditore reggino il 16 settembre dello stesso anno. A giugno 2023 sarebbe tornato a essere un uomo libero perché la sua condanna, allo scadere dei dieci anni, sarebbe diventata inesigibile, quindi annullata. Nei mesi successivi alla morte di Matacena, ufficialmente stroncato da un infarto, si erano rincorse voci di una possibile indagine da parte degli uffici inquirenti reggini e romani per accertare se fosse realmente deceduto per cause naturali.
Indagata l’ultima moglie
Oltre a disporre l’esumazione delle due salme, la procura ha iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di duplice omicidio l’ultima moglie dell’ex parlamentare, la 43enne Maria Pia Tropepi.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata