Due nel pomeriggio, uno in serata. Da oggi nel carcere minorile ci sarà un nuovo comandante di polizia penitenziaria

Nuova evasione dal carcere minorile ‘Cesare Beccaria’ di Milano. A comunicarla è stato il sindacato UILPA Polizia Penitenziaria tramite il suo segretario generale Gennarino De Fazio, che in una nota ha spiegato: “Due fratelli, stranieri, entrambi minorenni, sono evasi verso le 15.45 dall’Istituto Penale per Minorenni ‘Cesare Beccaria’ di Milano scavalcando il muro di cinta. Uno dei due era già fuggito nel giugno scorso e rintracciato nel giro di qualche giorno. Non c’è pace evidentemente nelle carceri del Paese, che si guardi al circuito per minori, in cui permangono detenuti fino al 25esimo anno d’età, o a quello per adulti. E quanto accade, ovviamente, non è frutto del caso, ma ha responsabilità precise da ricercarsi nel pressapochismo politico e amministrativo che imperversa ormai da troppi anni”. 

“Silenzio e inerzia di Nordio e Meloni”

“I due evasi sono già ricercati dalla Polizia penitenziaria e dalle altre forze dell’ordine ed è del tutto probabile che, nel giro di poche ore o al massimo qualche giorno, vengano ripresi o, addirittura, si riconsegnino. Ma ciò non cancellerà le falle del sistema che, per esempio, tiene 18enni negli adulti a bruciare vivi e 25enni nei minori con i 14enni. Un paradosso incomprensibile”, prosegue il Segretario della UILPA PP. “Ma ancora più paradossale, a fronte di tutto ciò che sta accadendo nelle carceri, è l’inerzia e persino il silenzio del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, più attenta, evidentemente, alle ‘relazioni private’ dell’ex ministro Sangiuliano che non allo sfacelo manifesto e pubblico delle prigioni in cui sono ammassati oltre 15mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili e nelle quali 36mila donne e uomini della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, continuano a scontare le pene dell’inferno per la sola colpa di essere al servizio dello Stato. Non bastano più gli annunci e i proclami, servono interventi incisivi e immediati o la catastrofe sarà sempre più pesante”, conclude De Fazio.

Gli evasi erano tra i promotori delle scorse rivolte

“I due evasi erano nel gruppo avanzato e sono gli stessi che si sono resi promotori delle rivolte scorse e mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi”, spiega in un’altra nota Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria). “Tra l’altro, uno dei fratelli è la terza volta che tenta di evadere – evidenzia – Cos’altro serve per capire che le carceri per minori non sono collegi dove stanno ragazzini indisciplinati ma vere e proprie galere che detengono delinquenti e criminali, ancorché qualche minorenne? Sono mesi che il Sappe chiede di prendere posizione a livello ministeriale a tutela di chi in carcere lavora in prima linea, ossia le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, afferma: “da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile: Palermo, Catania, Acireale, Beccaria, Torino, Treviso, Bologna, Casal del Marmo a Roma, Nisida, Bologna, Airola, abbiamo registrato e continuiamo a registrare, con preoccupante frequenza e cadenza, il ripetersi di gravi eventi critici negli istituti penitenziari per minori d’Italia. Da anni, specie da quando la politica ha deciso che anche i maggiorenni fino a 25 anni possono essere ristretti nelle carceri minorili, abbiamo chiesto inutilmente che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile, che è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere ristretti”. E conclude: “La realtà penitenziaria minorile italiana è fatta di violenza, eventi critici, aggressioni ed evasioni: altro che i racconti surreali di certe fiction tv“.

Un terzo detenuto evaso in serata

In serata è poi evaso un terzo detenuto, ha comunicato sempre De Fazio. “Un altro detenuto, in circostanze ancora da chiarire, è evaso mezz’ora fa dall’Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria di Milano”, ha detto il segretario generale UILPA Polizia Penitenziaria intorno alle 21. “Siamo allo sfascio più totale, dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, anziché cercare capri espiatori, indichino soluzioni concrete, se ce l’hanno“, ha concluso. 

Da domani nel carcere nuovo comandante e unità di supporto

Da domani, intanto, il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità (Dgmc) annuncia che nel carcere Beccaria ci sarà un nuovo comandante di polizia penitenziaria con nuove unità di supporto. “Nei giorni scorsi si è conclusa un’ispezione presso l’Istituto per minorenni ‘Beccaria’ di Milano, da parte di funzionari del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, a seguito della quale sono stati individuati alcuni interventi infrastrutturali da svolgersi con la massima urgenza. Il Nucleo Investigativo regionale dei baschi blu, unitamente alle Forze dell’ordine, è mobilitato per rintracciare i due giovani evasi”, spiega in una nota il Dgmc. “Da domani, inoltre, come da disposizione dei giorni precedenti, è previsto l’avvicendamento del comandante del contingente di Polizia Penitenziaria e l’arrivo di un’unità di sostegno agli agenti e al personale – si legge ancora – Ad accogliere l’unità e il nuovo comandante, commissario Raffaele Cristofaro, sarà il Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano”. 

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