Matthew Griffiths racconta la sua versione dei fatti. È indagato per naufragio e omicidio plurimo colposi

 “La nave si è inclinata e siamo stati sbalzati in acqua. Poi siamo riusciti a risalire e abbiamo cercato di salvare quelli che potevamo. Abbiamo messo in salvo chi potevamo, anche Cutfield ha salvato la bambina piccola e sua mamma”. Matthew Griffiths, il marinaio di turno in plancia la notte del naufragio del Bayesian, racconta la sua versione dei fatti.

“Ho svegliato il comandante quando il vento era a 20 nodi. Lui ha dato ordine di svegliare tutti gli altri. Io poi ho messo via i cuscini e le piante, chiuso le vetrate del salotto a prua e alcuni boccaporti”, prosegue. Griffiths è indagato dalla procura di Termini Imerese per naufragio e omicidio plurimo colposi, non è stato interrogato da indagato, ma sentito nei giorni successivi all’affondamento come persona informata sui fatti.

“La barca era inclinata – aggiunge il marinaio – e camminavamo sulle pareti”. Griffiths è difeso dagli avvocati Mario Scopesi e Corrado Bregante, che assistono anche l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton. 

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