Un altro abitante: "Speriamo non ci vogliano anni come con il caso Yara Gambirasio"
“Non è possibile che qualcuno abbia commesso il delitto e poi sia scappato senza farsi riprendere dalle telecamere. Secondo me è semplicemente rientrato in casa e i carabinieri dovrebbero cercare tra questi palazzi”. A parlare è Rosa, che vive in via Castegnate a Terno d’Isola, in provincia di Brescia dove nella notte tra il 29 e il 30 luglio è stata accoltellata a morte Sharon Verzeni, 33 anni. “Se non ci sono vie di fuga forse l’assassino non si è mai mosso da qui – racconta la donna che da 50 anni vive a Terno d’Isola, dopo essersi trasferita nella Bergamasca insieme con il marito da Eboli, in provincia di Salerno – La mia camera da letto non da sulla strada e non mi sono accorta di nulla. Ho saputo dell’omicidio il giorno dopo dalla panettiera”. Chi non è stupito della mancanza di testimoni è Mario, anche lui abitante della via: “Qui la gente lavora e la sera è stanca morta”, commenta.
“Yara Gambirasio ci hanno impiegato anni a capire, speriamo non succeda la stessa cosa“. In via Castegnate, nel luogo dove la notte tra il 29 e 30 luglio è stata uccisa a coltellate Sharon Verzeni, sono aumentati i fiori e qualcuno ha lasciato un foglio con scritto in stampatello ‘Giustizia per Sharon’ accanto alla lettera scritta nei giorni scorsi dalla zia della donna nella quale invitava eventuali testimoni a farsi avanti.
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