Sull'accoltellamento della 33enne a Terno d'Isola resta ancora fitto il mistero
Sono arrivati intorno alle 14.30 nella sede del Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo i genitori di Sharon Verzeni, Bruno e Maria Teresa, per essere nuovamente ascoltati sull’omicidio, ancora irrisolto, della figlia 33enne, accoltellata a morte per strada nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi mentre passeggiava a Terno d’Isola. Ieri erano stati sentiti invece per sei ore il fratello Christopher e la sorella Melody con il marito Stefano Campana. Nei prossimi giorni, inoltre, potrebbe essere nuovamente ascoltato il fidanzato Sergio Ruocco, già due volte interrogato dagli investigatori. Sul delitto il mistero resta ancora fitto, senza indagati e senza ancora il ritrovamento dell’arma del delitto: gli inquirenti indagano a 360 gradi, non escludendo nessuna pista.
“Non ci siamo fatti nessun’idea di chi potrebbe essere il colpevole, ipotizziamo una persona che magari la cercava al bar. Più di questo nessuno di noi si può domandare”, ha dichiarato a ‘Pomeriggio Cinque’ Stefano Ruocco, fratello di Sergio Ruocco. “Sergio non so cosa pensi…”, ha aggiunto.
Madre Sergio Ruocco lascia caserma dopo audizione
È terminata dopo circa tre ore l’audizione in caserma a Bergamo di Maria Rosa Sabadini, madre di Sergio Ruocco, il fidanzato di Sharon Verzeni, uccisa tre settimane fa mentre camminava di notte a poca distanza dalla sua casa di Terno d’Isola, nella Bergamasca. All’uscita dal comando provinciale, Sabadini è salita su una Panda nera con a bordo tre parenti e non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti.
Carabinieri sentono per la prima volta altri parenti Sharon
Gli inquirenti che indagano sull’omicidio di Sharon Verzeni stanno sentendo alcuni parenti della donna mai ascoltati prima d’ora. Lo apprende LaPresse da fonti investigative. Questa mattina nella sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo è stata audita per circa tre ore la madre del compagno della 33enne, accoltellata tre settimane fa mentre camminava di notte a Terno d’Isola, non molto lontano dalla sua abitazione. Dopo aver riascoltato nei giorni scorsi il fidanzato, i fratelli, il cognato e i genitori di Sharon, gli inquirenti devono ora completare l’audizione di tutte le persone che compongono la sfera relazionale della vittima. Le audizioni andranno quindi avanti, in ordine e tempi legati alle diverse attività che chi indaga sta portando avanti.
In caserma gli zii di Sharon per essere ascoltati
Gli zii di Sharon Verzeni sono stati convocati in caserma dai carabinieri di Bergamo per essere ascoltati in merito all’omicidio della donna, non ancora risolto dopo tre settimane. Secondo quanto apprende LaPresse, si tratta di parenti della vittima mai ascoltati fino ad ora. Il mistero sul delitto delle 33enne resta ancora fitto: gli inquirenti andranno avanti con le audizione fino a quando non saranno sentite di tutte le persone che compongono la sfera relazionale della vittima.
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