È polemica sulla tradizionale gara, la Lav: "Un massacro"
A Ardia di Sedilo, la tradizionale corsa di cavalli nell’oristanese, infuria la polemica dopo il brutto incidente di domenica scorsa, con due cavalli morti (abbattuti per le gravi ferite riportate) e sei cavalieri feriti. Una tradizione centenaria di cui, però, molti chiedono l’abolizione. La Lav definisce la tradizionale ricorrenza “una vera e propria corsa al massacro”. E incalza: “Numerosi cavalli sono stati coinvolti in una rovinosa caduta della quale sono stati protagonisti anche 5 partecipanti. Ma se gli esseri umani scelgono volontariamente di correre dei rischi, fino a mettere a repentaglio la loro vita, gli animali non hanno scelta e sono costretti a partecipare a manifestazioni in cui vengono esposti a condizioni estreme e a pericoli mortali. L’Ardia di Sedilo è solo uno dei tanti esempi di eventi che sfruttano i cavalli in maniera crudele e irresponsabile. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire immediatamente per abolire eventi come questi”.
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