Guido Lutrario: "Ciò che sentiamo dai segretari dei sindacati è inascoltabile, sono complici con le organizzazioni padronali"
Nuova manifestazione a Latina contro il caporalato, indetta dalla comunità indiana di Latina in memoria di Satnam Singh, il bracciante 31enne morto dopo aver perso un braccio a causa di un incidente sul lavoro. Tra i presenti c’è anche un bracciante agricolo che denuncia un episodio simile a quello accaduto al connazionale 31enne. Parambir Singh a settembre si è ferito in maniera grave all’occhio mentre lavorava in una serra. “Ho chiesto al mio capo di aiutarmi e portarmi in ospedale. Lui mi ha detto di andarci da solo“, ha raccontato ripercorrendo il giorno dell’infortunio e l’intervento chirurgico che ha subito.
A Latina la piazza si divide
La piazza però si divide: Usb, insieme a Potere al Popolo, Cambiare Rotta e Osa, ha lasciato la manifestazione per via delle parole pronunciate dal palco dai segretari di Cisl e Uil. “Noi siamo venuti perché la comunità indiana ha chiamato a questa manifestazione tutti quanti. Adesso stiamo andando via perché le cose che sentiamo dire dai segretari dei sindacati (di Cisl e Uil, ndr), che tra l’altro noi sappiamo complici con le organizzazioni padronali, sono inascoltabili“, spiega Guido Lutrario, membro del direttivo nazionale Usb. “Cosa ci ha dato fastidio? L’invito ai lavoratori indiani a imparare l’italiano. Qua bisogna insegnare ai nostri politici al rispetto di regole che garantiscano i diritti a tutti. Questo chiede un sindacato. E francamente la loro complicità oggi è veramente disgustosa”, conclude.
Aiello (M5S), Calderone venga in aula per informativa urgente
Intanto i 5 Stelle chiedono alla ministra del Lavoro Calderone di riferire in Aula sulla morte di Satnam Singh. “Dopo quanto accaduto la settimana scorsa a Latina, chiediamo che la ministra Calderone venga in quest’Aula per una informativa urgente”. Lo ha detto il deputato del M5S in commissione Lavoro, Davide Aiello, intervenendo alla Camera. “Satnam Singh è stato abbandonato davanti casa sua con accanto il braccio dentro una cassetta per le fragole dal suo datore di lavoro, che invece di trasportarlo al pronto soccorso ha pensato di gettarlo sul marciapiede come se si trattasse di un macchinario ormai rotto e non di una vita umana da salvare. Un gesto ignobile, disumano, criminale. Questa morte – ha ripreso – è figlia della mancanza di umanità, di un sistema criminale che vuole avere a disposizione manodopera usa e getta a basso costo. Tragedie così sono inaccettabili per un Paese che si definisce civile. Vogliamo che si superi la legge Bossi-Fini, chiediamo di sapere che fine hanno fatto i fondi del Pnrr, ben 200 milioni di euro, destinati al miglioramento degli alloggi per i lavoratori stranieri. Vogliamo maggiori controlli da parte delle Forze dell’ordine e degli ispettori Inail. Chiediamo sanzioni più severe e certe contro chi sfrutta manodopera a basso costo senza garantire un regolare contratto e una paga dignitosa. Chiediamo ancora una volta di istituire una Procura nazionale del lavoro che sia specializzata a trattare casi di malattie e infortuni sul lavoro che sempre più spesso si trasformano in eventi mortali. Basta aspettare l’ennesima tragedia per intervenire. Dobbiamo fare qualcosa adesso, non c’è più tempo da perdere” ha concluso Aiello.
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