Il giovane, cittadino tunisino, è stato aggredito e minacciato di morte da dei suoi connazionali

La polizia di Perugia ha arrestato tre cittadini tunisini, ritenuti responsabili di due violente aggressioni nei confronti di un giovane connazionale. Quest’ultimo è stato più volte malmenato e manicciato per aver intrapreso un percorso di conversione alla religione cattolica.

Nel corso di una delle violenze, la vittima è stata anche rapinata di una catenina. L’attività d’indagine si è sviluppata a seguito delle denunce sporte dal ragazzo, un ventottenne tunisino, regolare sul territorio nazionale, aggredito la sera dello scorso 12 novembre nel quartiere di Ponte San Giovanni mentre passeggiava con un amico. Nello specifico i tre uomini, dopo averlo avvicinato ed accusato di “frequentare la chiesa dei cristiani”, lo avrebbero minacciato e violentemente percosso con calci e pugni, strappandogli una catenina, prima che lo stesso riuscisse a divincolarsi fuggendo. Al ventottenne in ospedale è stata diagnosticata la frattura di una vertebra e lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. 

Il 17 novembre 2023 si è verificato un secondo episodio. Il giovane mentre si trovava all’interno di un esercizio pubblico nel quartiere di Ponte San Giovanni, è stato nuovamente avvicinato da due dei tre uomini responsabili della precedente aggressione, i quali gli intimavano di ritirare la denuncia e di smettere di frequentare “la chiesa dei cattolici”, minacciandolo di morte.

Gli approfondimenti svolti dal personale della Digos hanno consentito di contestare ai tre indagati il movente della discriminazione religiosa. La vittima, già da qualche mese, aveva intrapreso un percorso di conversione al cristianesimo, frequentando una parrocchia cittadina e partecipando ad alcune celebrazioni religiose, evidenza quest’ultima non accettata dai propri connazionali di fede musulmana. 

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