Così Giuseppe Petrone, responsabile servizio sommozzatori durante un punto stampa
Le difficoltà più grandi che si stanno incontrando per il recupero degli ultimi due dispersi nella centrale idroelettrica di Bargi “sono quelle di muoverci in una struttura che ha subito un dissesto e presenta dei detriti e dei ferri di armatura che ci stanno creando un po’ di apprensione. Siccome c’è stato uno sversamento di oli lubrificanti la visibilità dell’acqua era prossima allo zero. Con le attività che sono state concordate siamo riusciti a effettuare un’opera di chiarificazione delle acque che ci ha portato ad avere una visibilità intorno al metro che ci sta permettendo di essere più efficienti e più efficaci”. Lo ha detto Giuseppe Petrone, responsabile servizio sommozzatori dei Vigili del fuoco durante un punto stampa in merito all’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi a Suviana, nell’appennino Bolognese. “Ci stiamo muovendo con molta cautela perché ci sono molti calcinacci in bilico”, ha spiegato ancora.
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