I dispersi sono quattro, i feriti che si trovano in ospedale cinque mentre le persone rimaste illese dopo l’incidente sono tre
Sono tre le vittime accertate e identificate della tragica esplosione avvenuta alla centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino bolognese. Si tratta di Pavel Petronel Tanase, nato in Romania e residente a Settimo Torinese, in provincia di Torino, di 45 anni, Mario Pisano nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra, in provincia di Messina.
Cgil Napoli: “Disperso diventato consulente dopo pensione”
“Tra i dispersi dell’esplosione avvenuta nella centrale idroelettrica di Suviana, in provincia di Bologna, c’è anche un lavoratore napoletano di 68 anni, Vincenzo Garzillo, che stava supervisionando le operazioni di riattivazione dei macchinari. Un profilo molto esperto che, dopo aver lavorato alla centrale idroelettrica di Presenzano ed essere andato in pensione appena un anno fa, era diventato consulente di una società di ingegneria, la Lab Engineering di Chieti. A non essere sicuro, a quanto si è appreso, era l’ambiente in cui è avvenuta l’esplosione. Il tema della sicurezza dei luoghi di lavoro è uno dei punti centrali all’interno delle nostre rivendicazioni e alla base delle motivazioni per cui domani, insieme alla Uil, saremo in piazza a Napoli e in tutti i capoluoghi di provincia, con presidi e manifestazioni territoriali”. Così i segretari generali di Cgil e Filctem Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Lella Messina, sulla strage alla centrale idroelettrica di Suviana, in provincia di Bologna. La Filctem Cgil ha annunciato anche l’estensione da 4 ad 8 ore dello sciopero per i lavoratori e le lavoratrici del gruppo Enel. “Ci stringiamo alla famiglia di Garzillo – proseguono Ricci e Messina – che stanno vivendo ore di angoscia e di apprensione per le sorti del loro caro. Per lui e per le vittime di Suviana osserveremo un minuto di silenzio nel corso del presidio a piazza Plebiscito a Napoli, in programma dalle 11 alle 13”.
Pisani era datore di lavoro delle altre due vittime
Mario Pisani era il titolare della Engineering automation srl, la ditta per cui lavoravano anche le altre due vittime. Secondo quanto apprende LaPresse, era il titolare della ditta che fornisce “ingegneria di sistemi di controllo e supervisione per i settori della produzione di energia, dell’acciaio e dell’ambiente, compresi progetti chiavi in mano e logiche di comando, regolazione e supervisione”. L’azienda ha sede a Mele, in provincia di Genova e tra i vari servizi offre quello di automazione industriale, manutenzione impianti, realizzazione impianti elettrici industriali e cablaggio reti. Sul sito internet tra le aziende che “utilizzano i nostri servizi” è possibile vedere il logo della Siemens, di Abb e di Enel.
Tra dispersi dipendente Enel Green Power insignito da Quirinale
Tra i quattro dispersi a seguito dell’esplosione avvenuta ieri pomeriggio, nella centrale idroelettrica di Bargi, sull’Appennino bolognese, c’è anche Adriano Scandellari, di 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre e dipendente Enel Green Power. Ingegnere elettronico, Scandellari è stato insignito del titolo di Stella al Merito del Lavoro e Maestro del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana nell’aprile 2023. Gli altri tre dispersi sono Alessandro D’Andrea, di 37 anni, originario di Pontedera (Pisa) e dipendente della Voith Hydro con sede a Cinisello Balsamo (Mi); Paolo Casiraghi, di 59 anni, di Milano e dipendente della ABB con sede a Milano, e Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli e dipendente della Lab Engineering. È quanto si apprende da fonti della Prefettura di Bologna.
Settimo Torinese, comunità sconvolta da incidente
“Nell’incidente avvenuto ieri alla centrale idroelettrica di Bargi, nell’Appennino emiliano, hanno perso la vita tre persone e si registrano 4 dispersi e vari feriti. Una delle vittime è un cittadino settimese, Pavel Petronel Tanase, 45 anni. La comunità intera, sconvolta da questo devastante incidente dove piangiamo nuovamente persone cadute sul luogo di lavoro, si stringe nel cordoglio ai familiari e agli amici delle vittime, in particolare ai cari del nostro concittadino”. È quanto si legge sul sito del comune di Settimo Torinese
Amico Vincenzo Franchina: “Aveva lasciato la Sicilia per lavorare”
“Vincenzo era un bravissimo ragazzo, un anno fa aveva preso la sua valigia e aveva lasciato la sua Sicilia perché voleva lavorare. Faceva l’elettricista e per le vacanze tornava sempre nel suo paese”, ha raccontato a LaPresse è Emanuele, un amico ed ex collega della vittima più giovane della tragedia. Vincenzo Franchina era originario di Sinagra, in provincia di Messina. “Si era sposato un anno fa e aveva una bambina di due anni che ora è rimasta senza il suo papà”, ha aggiunto l’amico.
Sindaco S. Marzano: “Nostro Mario morto lavorando”
Il sindaco di San Marzano di San Giuseppe, Francesco Leo, ha invece ricordato il concittadino Mario Pisano, morto a 73 anni. “Ieri sera la notizia cominciava a circolare. Questa mattina, la conferma, ancora una volta terribile, inaccettabile. Anche Mario perde la sua vita lavorando”, ha detto Leo aggiungendo: “In un giorno, San Marzano perde due suoi concittadini”, aggiunge il primo cittadino riferendosi all’operaio di 60 anni, morto folgorato ieri mattina, nel cantiere stradale della Regione 8, lungo la bretella Taranto-Avetrana.”Giorni che difficilmente scorderemo”. “Una strage senza fine in un Paese che si definisce civile e avanzato. Alla famiglia, ai suoi affetti più cari, giunga un forte abbraccio da tutta la comunità”, ha concluso il sindaco che ha listato a lutto la sua pagina Facebook.
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