La nota dopo l'esame autoptico

“La famiglia di Andrea Purgatori in merito ai numerosi articoli pubblicati nelle ultime ore intende precisare che la diagnosi iniziale del maggio 2023 del Prof. Gianfranco Gualdi del dott. Di Biase e della dott.ssa Colaiacono di numerose metastasi celebrali era errata come è risultato senza incertezze dall’indagine autoptica disposta sul corpo del giornalista”. Lo si legge in una nota. “Sono state infatti – si legge ancora nella nota – in detta diagnosi scambiate delle ischemie per metastasi celebrali, e non c’è spiegazione sul perché esperti radiologi abbiano potuto incorrere in un simile errore.Tale circostanza ha avuto conseguenze gravissime, avendo condotto ad immediate ed importanti cure radio terapiche su tutto l’encefalo alla massima potenza e intensità, successivamente alle quali si è verificata una rapida decadenza fisica del familiare; inoltre tale diagnosi, effettuata senza margini di dubbio, ha sviato il percorso terapeutico della reale patologia da cui era affetto: un’endocardite batterica che, non diagnosticata né curata, lo ha portato alla morte. La famiglia è incredula dall’operato del dott. Di Biasi che, l’8 luglio 2023, quando doveva essere oramai palese l’errore diagnostico stanti i continui e gravi episodi ischemici che colpivano Andrea Purgatori, reiterava incredibilmente la diagnosi di multiple inesistenti metastasi celebrali. La famiglia di Andrea Purgatori confida, pertanto, nell’operato della Procura di Roma, che ringrazia ancora una volta per la professionalità e accuratezza delle indagini sinora svolte, affinché vengano accertate e punite secondo la legge le gravi responsabilità per la prematura scomparsa del loro familiare”.

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