I carabinieri di Ivrea hanno fermato tre persone: l'ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima

Omicidio in famiglia durante un esorcismo con rito islamico a Salassa, nel Torinese: tre i fermi eseguiti dai carabinieri. La vittima è morta soffocata, legata mani e piedi, forse con una monetina o un bottone.

I Carabinieri della Compagnia di Ivrea, coordinati dalla locale Procura della Repubblica eporediese, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto tre persone di origine nordafricana, ritenute responsabili di aver provocato la morte di un loro congiunto proprio a seguito di un esorcismo effettuato con rito islamico.

La sera del 10 febbraio scorso, i Carabinieri della Stazione di Cuorgnè sono intervenuti in una abitazione del comune canavesano a seguito del decesso di un quarantatreenne per sospetta overdose. Le prime verifiche svolte dai militari della Stazione Carabinieri hanno permesso di accertare che nel mese precedente l’uomo era stato sottoposto ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, poiché ritenuto dai propri congiunti “posseduto dai demoni”. Inoltre, gli stessi accertamenti hanno confutato le dichiarazioni iniziali rese dai sospettati, che hanno cercato di sviare le indagini. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito la causa del decesso per soffocamento.

I successivi approfondimenti, eseguiti con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Ivrea, hanno fatto chiarezza sui retroscena che hanno coinvolto l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. Quest’ultimo, figura di riferimento della comunità islamica, imam locale, avrebbe guidato i rituali, che in almeno in un’occasione avrebbero condotto la vittima a dover far ricorso a cure ospedaliere per le lesioni subite. Invece, quella sera nell’abitazione di Salassa, alla presenza degli indagati, il rito di esorcismo ha portato alla morte dell’uomo. Nella mattinata di sabato, a seguito di convalida dei fermi di indiziato di delitto, è stata applicata la misura del carcere per due di loro, mentre per la donna la misura cautelare degli arresti domiciliari. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata