A segnalare questi episodi sono state in prevalenza professioniste donne e la professione più completa è quella delle infermiere
“Nel 2023 sono state oltre 16.000 le segnalazioni di aggressioni ed episodi di violenza fisica e verbale e anche contro la proprietà“. Lo ha detto Orazio Schillaci, ministro della Salute, durante l’evento per la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari in collaborazione con l’Inail per promuovere l’attenzione e l’informazione sulla preoccupante crescita di episodi di violenza nei confronti dei professionisti sanitari e socio-sanitari.
“A segnalare questi episodi sono state in prevalenza professioniste donne e la professione più completa è quella delle infermiere – ha affermato – Questi numeri ci aiutano ad indirizzare le attività di prevenzione e formazione, l’osservatorio ha fornito specifiche proposte per aggiornare le raccomandazioni del 2007 per prevenire atti di violenza contro gli operatori sanitari e sociosanitari. Nel corso del 2024 partiranno attività formative rivolte agli operatori secondo i requisiti minimi standard che l’osservatorio ha definito assieme ai rappresentanti di Agenas”.
Schillaci: “Medici e infermieri non sono nemici da aggredire”
“L’aspetto culturale è cruciale, vogliamo che si recuperi un rapporto di alleanza tra cittadini e operatori sanitari. Non sono nemici da aggredire, ma professionisti che si prendono cura della salute dei cittadini”. Lo ha detto Orazio Schillaci, ministro della Salute, durante l’evento per la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari in collaborazione con l’Inail per promuovere l’attenzione e l’informazione sulla preoccupante crescita di episodi di violenza nei confronti dei professionisti sanitari e socio-sanitari.
“Abbiamo il dovere di fare in modo che quanti si prendono cura di noi, del cittadino dei cittadini e della nostra salute, lavorino senza dover temere per la propria incolumità – ha affermato – Troppo spesso arrivano notizie di aggressioni fisiche, alcune violente che possono provocare la morte di operatori sanitari, penso con sgomento all’uccisione quasi un anno fa della psichiatra Barbara Capovani ad aver perso la vita. Ogni volta che un professionista sanitario perde la vita sentiamo un senso di sconfitta che non possiamo permetterci”.
Schillaci: “Sicurezza operatori è priorità”
“La sicurezza di chi lavora in sanità è stata da subito una priorità, siamo intervenuti concretamente lo scorso anno con norme a tutela degli operatori sanitari, introdotta la procedibilità d’ufficio per chi aggredisce un operatore sanitario, inasprito le pene e potenziato, di intesa con il ministro dell’interno Piantedosi, i presidi di Polizia negli ospedali. Questo però non basta”. Lo ha detto Orazio Schillaci, ministro della Salute, durante l’evento per la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari in collaborazione con l’Inail per promuovere l’attenzione e l’informazione sulla preoccupante crescita di episodi di violenza nei confronti dei professionisti sanitari e socio-sanitari.
“Il ministero della Salute è impegnato direttamente nel rafforzare le misure di protezione attraverso l’osservatorio nazionale per la sicurezza degli esercenti e delle professioni sanitarie che abbiamo convocato subito dopo il mio insediamento – ha affermato – In quella occasione ho chiesto di efficientare le attività di formazione”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata