In migliaia a manifestare dietro gli striscioni "Lotto tutto l'anno" e "contro la guerra e patriarcato"
Studenti in corteo per l’8 marzo a Milano. Il corteo a cui partecipano alcune migliaia di giovani ma anche docenti e operatori del mondo della formazione è partito da largo Cairoli dietro i due striscioni: “Lotto tutto l’anno” e “contro la guerra e patriarcato” e terminerà a Porta Venezia, dopo aver attraversato il centro del capoluogo lombardo.
Uova di vernice contro pubblicità Armani
Durante il corteo alcuni manifestanti in tuta bianca si sono staccati dal gruppo e hanno lanciato uova contenenti vernice rossa contro un cartello pubblicitario di Armani tra via Broletto e via dell’Orso. Con loro uno striscione “Boicot tour – stop genocide free Palestine”.
Vernice rossa contro Starbucks e Zara
Poco dopo un bidone di vernice rossa è stato lanciato all’ingresso del locale Starbucks di largo Cordusio a Milano. Alcuni manifestanti del corteo per l’8 marzo hanno acceso fumogeni mentre una voce al megafono spiegava che l’azione era per protestare contro l’appoggio della catena americana alla guerra in corso a Gaza. Poco più avanti, all’angolo con Piazza Duomo, sono state prese di mira le vetrine del negozio Zara con cartelli “Zara complici del genocidio”.
In migliaia a Roma per ‘giornata di lotta’
A Roma, in migliaia hanno risposto all’appello di “Non una di meno” per una giornata che “non festeggia la donna ma lotta per difenderla e rispettarla”. Il corteo, partito dal Circo Massimo, si snoda per le vie della Capitale per poi arrivare fin sotto al ministero dell’Istruzione. Un “luogo simbolo delle discriminazioni di genere“.
“Siamo studenti e non ci faremo zittire”, “Vittime e schiave mai, lotta sempre” alcuni degli slogan scanditi dai partecipanti allo sciopero transfemminista che ha per simbolo il colore fucsia. “Distruggere il patriarcato non il pianeta”, “L’8 contro il patriarcato e un sistema malato”, “Assurdo sentirsi privilegiate ad essere ancora vive“, le frasi su alcuni dei cartelli e degli striscioni esposti. Molti anche i cartelli per la Palestina, tra cui “Noi in mio nome” e “Meloni complice del genocidio”. In corteo anche una delegazione di donne afghane contro il regime talebano.
Sindacati di base in sciopero generale
Non solo gli studenti in corteo. In occasione dell’8 marzo è stato anche proclamato uno sciopero generale da numerose sigle sindacali di base. Il movimento Non Una di Meno ha organizzato “lo sciopero femminista contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme. Non uno sciopero ‘classico’ dunque, ma uno sciopero dal lavoro salariato e gratuito, dal lavoro di cura, dai ruoli di genere e da tutte le attività quotidiane per interrompere la normalità in ogni luogo dove la violenza del patriarcato agisce e si riproduce: nelle case, sui posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei servizi e nella sanità, nelle strade e nelle piazze”. All’iniziativa hanno aderito i sindacati di base USB, CUB, USI, Slai Cobas e ADL cobas proclamando lo sciopero generale a livello nazionale, e anche alcuni settori della Cgil (Funzione pubblica in diversi territori, tra cui Bologna, e FLC nazionale) hanno indetto lo sciopero. Nell’ambito dei trasporti sono possibili cancellazioni e limitazioni dei treni Regionali di Trenitalia in occasione dello sciopero generale nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, proclamato da una sigla sindacale autonoma dalla mezzanotte alle ore 21 di venerdì 8 marzo 2024, che potrebbe causare potenziali impatti anche sulla circolazione dei treni Intercity e ad Alta Velocità.
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