Sanremo, sindaco: “Agricoltori al Festival? Io li ho messi in contatto”

Alberto Biancheri intercettato da LaPresse: "Non c'è un comitato nazionale, varie regioni stanno contattando la Rai". La Rai conferma l'arrivo di mail "di singoli", "non sappiamo con chi parlare"

La protesta degli agricoltori arriva sul palco dell’Ariston di Sanremo. Lo ha fatto sapere Filippo Goglio, uno dei leader del movimento milanese Riscatto Agricolo. “Confermo che veniamo a Sanremo domani sera, abbiamo parlato con Amadeus e ci ha detto che vuole portare la nostra protesta sul palco dell’Ariston. Partiamo stasera con i trattori da Melegnano e arriviamo domani mattina”.

In serata poi è arrivata la replica della Rai. “L’ufficio stampa Rai smentisce categoricamente di aver avuto qualsiasi tipo di contatto con gli agricoltori”, ha fatto sapere in una nota.

Questore Imperia: “Pronti a scortarli”

“Se gli agricoltori verranno a Sanremo li accoglieremo con la massima tranquillità in una zona in cui diremo noi, dove potranno manifestare in forma statica”. In caso volessero arrivare all’Ariston “li scortemo”. Lo dice a LaPresse il Questore di Imperia, Giuseppe Felice Peritore.

Sindaco Sanremo: “Agricoltori al Festival? Li ho messi io in contatto”

“Con gli agricoltori ho avuto contatti, ci sono diverse regioni che stanno contattando la Rai. Vedremo nei prossimi giorni. Non c’è un comitato nazionale, sono divisi in varie regioni, io li ho messi in contatto con il comitato del Piemonte, però vediamo”, ha detto il sindaco Alberto Biancheri intercettato da LaPresse in sala stampa dell’Ariston. “Coldiretti? Non mi risulta, mi risulta il fatto che sia una manifestazione pacifica, rispettosa, su dei temi di cui non se ne parla spesso ma sono molto importanti”, ha aggiunto il primo cittadino di Sanremo.

Rai: “Arrivano mail di singoli, non sappiamo con chi parlare”

“All’organizzazione del Festival stanno arrivando una serie di mail di singoli agricoltori o di piccoli gruppi. Non sappiamo con chi parlare”. Lo spiega il direttore dell’ufficio stampa della Rai Fabrizio Casinelli, in conferenza stampa al Festival di Sanremo, evidenziando la difficoltà a confrontarsi con un singolo interlocutore in rappresentanza della categoria degli agricoltori sul palco dell’Ariston.

Appello agricoltori ad Amadeus: “Lasciamo mucca e veniamo a piedi”

In seguito è arrivata la replica di un manifestante. “Noi vorremmo andare al teatro Ariston, ma non ci fanno avvicinare per motivi di sicurezza. Lo capiamo ma la nostra protesta è pacifica, vogliamo solo che migliori il nostro settore”, ha detto Michele Bellini, l’allevatore che da alcuni giorni staziona al presidio sanremese degli agricoltori insieme al suo trattore e alla sua mucca Ercolina. “Non siamo delusi, ma siamo qui per farci vedere e sentire anche se non si è ancora visto nessuno, né Amadeus, né Fiorello. Il nostro appello ad Amadeus è questo: noi siamo qua, aspettiamo il suo invito, piuttosto lasciamo qui la mucca e veniamo lì a piedi per cercare di risolvere questa situazione delle nostre aziende”. 

Ciriani: “Allo studio misura Irpef da inserire in Milleproroghe”

Sulla protesta del settore è intervenuto anche Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento. “Il governo è sensibile alle istanze provenienti dal mondo agricolo, e ha valutato l’opportunità di rivedere in parte la scelta compiuta. La priorità principale di questo governo è l’impiego delle risorse a sostegno dei più deboli. È quindi allo studio, per poterlo presentare già nel decreto Milleproroghe, una misura volta a prevedere un’esenzione dall’Irpef destinata a quegli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, ferme restando ovviamente tutte le altre misure agevolative”, ha detto Ciriani rispondendo a un’interrogazione sull’esenzione Irpef agli agricoltori nel corso del Question Time alla Camera.”L’esenzione fiscale citata, come già ricordato dal premier Meloni in quest’Aula qualche giorno fa, ha inciso su tutte le imprese agricole, a prescindere dalla dimensione, con un beneficio maggiore sulle aziende più grandi e strutturate che meno ne avevano bisogno, poiché per quelle più piccole la sola esenzione dai benefici previdenziali era nella grande maggioranza dei casi sufficiente ad azzerare l’imposta dovuta”, ha aggiunto.

“Oggi la situazione è profondamente cambiata. I vincoli di bilancio, acuiti dalle crisi internazionali, impongono delle scelte chiare. Mirate a ristorare chi ha realmente bisogno, come gli imprenditori agricoli provati dalla siccità e dalle tante emergenze che si sono manifestate nell’ultimo anno. Per questo, incrementando le risorse disponibili, il governo è intervenuto con 300 milioni di euro, istituendo il nuovo Fondo emergenze, attivo sia per il comparto agricolo, sia per la pesca che per l’acquacoltura. È stata stanziata una cifra rilevante per rifinanziare il fondo indigenti, con una grande novità: l’obbligo di inserire nel paniere solo filiere italiane. È stata rivista la legge 102 del 2004, per estendere lo stato di calamità ad altri settori, compreso quello ittico, e arrivare anche alla sospensione dei ratei sui mutui”. “Si è preferito sostenere misure di natura puntuale, vicine alle reali esigenze degli imprenditori e delle aziende agricole in crisi”.