Altri due suicidi in carcere, a Verona e nel Casertano. A Verona, ieri sera verso le 20 è stato trovato impiccato nella sua cella della sezione infermeria. A denunciarlo è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. “È stato ritrovato ieri sera verso le 20.00 impiccato nella sua cella della sezione infermeria del carcere di Verona il 14simo detenuto morto suicida dall’inizio dell’anno, il quinto in poche settimane nel penitenziario scaligero. A nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria e del personale sanitario. Si tratta di un detenuto di origini ucraine che già un mese fa si era tagliato la gola ed era per questo stato ricoverato in ospedale”, la denuncia De Fazio. “Nostro malgrado, la carneficina nelle carceri del Paese continua, così come proseguono il malaffare, le risse, le aggressioni alla Polizia penitenziaria, il degrado e molto altro ancora. Pure un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria due settimane fa si è tolto la vita”.
Ieri sera, nel carcere di Carinola (Caserta), un detenuto 59enne, è stato trovato impiccato nella propria cella. Lo rende noto il sindacato di polizia penitenziaria Sappe, spiegando che sono stati inutili i tentativi di soccorso da parte dei sanitari e dagli agenti della penintenziaria. Donato Capace, segretario generale del Sappe, dichiara: “Siamo costernati ed affranti: un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che lavoriamo in prima linea”.
Delmastro: “Condizioni detenuti? Inumana ereditò di sinistra”
“Una sinistra, spudorata o smemorata, tenta di addebitare al Governo Meloni la fotografia impietosa delle condizioni carcerarie che ha lasciato come inumana eredità. Stiamo alacremente lavorando per risolvere due precise condizioni ereditate: il sovraffollamento determinato da carenza di posti detentive e la mancanza di educatori negli istituti.La tragiche morti imporrebbero meno strumentalità”. Così il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, contattato da LaPresse. “In pochi mesi di governo, rispetto ad una carenza di circa 9000 posti detentivi abbiamo messo in campo risorse per recuperare 7300 posti detentivi – aggiunge – In ordine alla mancanza degli educatori, essenziali per il trattamento del detenuto, abbiamo appena terminato un concorso che consente di completare tutti gli organici di istituto. Questi sono risultati concreti di chi, soprattutto di fronte a certe tragedie, antepone la concretezza alle critiche”.