L'episodio, riportato alla luce da Matteo Salvini, risale al 2017 quando due militanti del Carroccio vennero aggredite
Ilaria Salis è finita al centro di una nuova vicenda. La 39enne si trova in carcere a Budapest da quasi un anno con l’accusa di aver assalito due neonazisti nella Capitale ungherese ma Matteo Salvini ha riportato alla luce un altro episodio, avvenuto in Italia. La donna – secondo quanto riferito dal vicepresidente del Consiglio – sarebbe stata coinvolta in un’aggressione a due militanti leghiste, avvenuta a Monza nel 2017.
Eppure secondo quanto scritto dalla giudice Maria Letizia Borlone del tribunale di Monza, Salis ha impedito che le violenze contro il banchetto della Lega proseguissero. Aveva messo il “braccio dietro la schiena ad un giovane che aveva appena buttato a terra la bandiera leghista, come ad invitarlo a proseguire nel corteo”, fa sapere la magistrata nelle motivazioni della sentenza, consultate da LaPresse.
Il 1° dicembre 2023 la 39enne, assieme ad altri tre coimputati, tutti accusati di violenza privata e danneggiamento, è stata assolta per non aver commesso il fatto.
Secondo la sentenza, che si basa in particolare sulle immagini fotografiche e video girate il 18 febbraio 2017, nessuno di loro avrebbe “partecipato all’azione delittuosa commessa dai compagni di corteo, né pare averli in qualche modo incoraggiati o supportati moralmente”. L’indagine della Polizia di Stato di Monza è nata dalla denuncia presentata dall’allora segretario cittadino della Lega Nord, Federico Arena.
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