La procura della Repubblica di Venezia aveva affidato ulteriori approfondimenti su eventuali malattie cardiache dell'autista
Ci sarebbe un nesso causale “certo”, materiale, tra l’incidente e la morte di Alberto Rizzotto, l’autista del bus La Linea precipitato dal cavalcavia di Mestre il 3 ottobre 2023, provocando la morte di 21 persone. Lo scrive nelle sue conclusioni Guido Viel, il medico legale incaricato di dipanare i dubbi sulle cause dal decesso dell’autista, e dunque anche aiutare gli inquirenti nella ricostruzione dell’accaduto. Nella sua relazione, il medico legale sostiene che la morte di Rizzotto sia da ricondurre allo sfondamento del cranio per la caduta del mezzo, e all’asfissia meccanica violenta. I possibili problemi di cuore di Rizzotto sarebbero stati infatti asintomatici e ‘silenti’ e dunque non collegati alla sua morte, in base a queste conclusioni: come a dire, è morto per lo schianto e non viceversa.
Consulenza cardiologica: aveva malattia coronarica
La malattia coronarica viene però rilevata da un’altra consulenza, quella dell’anatomopatologa e cardiologa Cristina Basso: Viel nelle sue conclusioni interpreta e riassume anche quelle di Basso, concludendo però quanto detto sopra. Basso, nella sua relazione, parla di una patologia coronarica. L’uomo aveva, spiega questa relazione, il 75% (o più) di un’arteria coronarica ostruita e la mancanza di “danni ischemici acuti nel miocardio tributario” è comunque compatibile, per Basso, con l’ipotesi di una “morte improvvisa da malattia coronarica”, che potrebbe essere sopraggiunta prima delle “classiche alterazioni della necrosi ischemica”. In poche parole: anche in mancanza di segni di infarto o ischemia, l’uomo potrebbe aver avuto una morte improvvisa legata ai problemi di cuore. La patologia coronarica era però probabilmente ‘silente’, come confermato da Viel. La consulenza era stata chiesta a Basso dalla procura proprio per cercare di comprendere le cause della morte di Rizzotto. Il tema finirà probabilmente al centro della battaglia legale in vista di un eventuale processo, perché dirimente per stabilire le cause della caduta del bus.
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