Il Pontefice: "Cultura dell'individualismo spietata con i deboli"

“Partecipo con dolore alla condizione di sofferenza e di solitudine di quanti, a causa della guerra e delle sue tragiche conseguenze, si trovano senza sostegno e senza assistenza: la guerra è la più terribile delle malattie sociali e le persone più fragili ne pagano il prezzo più alto”. Lo afferma Papa Francesco nel suo messaggio in occasione della XXXII Giornata Mondiale del Malato che ricorre l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, sul tema ‘Non è bene che l’uomo sia solo. Curare il malato curando le relazioni’.

Il Pontefice: “Cultura individualismo spietata con i deboli”

“Anche nei Paesi che godono della pace e di maggiori risorse, il tempo dell’anzianità e della malattia è spesso vissuto nella solitudine e, talvolta, addirittura nell’abbandono. Questa triste realtà è soprattutto conseguenza della cultura dell’individualismo, che esalta il rendimento a tutti i costi e coltiva il mito dell’efficienza, diventando indifferente e perfino spietata quando le persone non hanno più le forze necessarie per stare al passo. Diventa allora cultura dello scarto, in cui le persone non sono più sentite come un valore primario da rispettare e tutelare, specie se povere o disabili, se non servono ancora, come i nascituri, o non servono più, come gli anziani”, ha aggiunto il Pontefice.

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