I due dovranno rispondere di detenzione illegale di materiale esplosivo e resistenza a pubblico ufficiale
Sono stati arrestati, dai carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise, due fratelli che nel pomeriggio di ieri, nel corso dei mirati controlli volti a prevenire e reprimere la detenzione e la vendita di artifizi pirotecnici illegali, sono stati trovati in una privata abitazione del comune di Sant’Arpino, nel casertano, in possesso di oltre 60 chili di materiale esplodente, di cui 25 costituiti da ordigni improvvisati ed estremamente pericolosi, il tutto illegalmente detenuto.
Gli arrestati, un 32enne e un 37enne, già noti alle forze dell’ordine, sono stati accompagnati in caserma e reclusi presso le camere di sicurezza a disposizione della competente autorità giudiziaria. Dovranno rispondere, rispettivamente, di detenzione illegale di materiale esplosivo, fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti, omessa denuncia di materie esplodenti e resistenza a pubblico ufficiale.
I fuochi pirotecnici, così come i manufatti esplosivi, sono stati rinvenuti dai militari dell’Arma nel corso della perquisizione effettuata all’interno del locale cantinato, di pertinenza dell’abitazione di uno degli arrestati. Determinato il quantitativo del materiale e l’instabilità delle polveri piriche, le operazioni di recupero sono state eseguite con il supporto tecnico dei Carabinieri Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Caserta ed affidato, in custodia giudiziale, ad una ditta specializzata.
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