I giudici hanno ritenuto il vizio totale di mente a causa del grave "disturbo bipolare maniacale" di cui soffre l'uomo, Gianluca Ciardelli
Gianluca Ciardelli, il giornalista e programmista Rai di 63 anni che a maggio 2021 uccise la moglie Lorella Tomei mentre dormiva nel loro appartamento nel quartiere Balduina a Roma, è stato assolto perché dichiarato incapace d’intendere e di volere dai giudici della Corte d’Assise del tribunale penale di piazzale Clodio. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la donna morì dopo essere stata colpita, più volte, nel sonno con un corpo contundente. Ma le risultanze della perizia psichiatrica disposta dai giudici della Corte d’Assise scagionerebbero Ciardelli, in quanto affetto da gravi disturbi psichiatrici. “Siamo in presenza di un soggetto affetto da una grave forma di disturbo bipolare maniacale. Quella di Ciardelli è stata una lunga storia clinica, il suo è un disturbo dell’umore gravissimo. Per cui – hanno concluso i periti – la sua è una totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto“. Due anni prima, il 6 aprile del 2019, Gianluca Ciardelli si era reso protagonista di un episodio lanciandosi con un motorino tra i pellegrini a piazza San Pietro urlando frasi senza senso. Oggi la corte d’Assise lo ha assolto dichiarandolo incapace di intendere di volere, ma l’uomo dovrà scontare una misura di sicurezza a 15 anni dentro una Rems, acronimo di Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Il pubblico ministero in aula aveva sollecitato l’assoluzione per vizio totale di mente.
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