Si attende ora la decisione sull'eventuale rinvio a giudizio dei quattro 007 egiziani accusati dell'omicidio del ricercatore

In attesa della decisione del Gup di Roma, Roberto Ranazzi, sull’eventuale rinvio a giudizio del quattro 007 egiziani (Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif) accusati dell’omicidio di Giulio Regeni, il giudice ha ammesso come parti civili nel processo la Presidenza del Consiglio e i familiari del ricercatore, rapito, torturato e ucciso in Egitto e ritrovato cadavere vicino al Cairo i primi di febbraio del 2016.

Schlein (Pd) davanti al tribunale: “Piena verità su Regeni”

Davanti al tribunale penale di piazzale Clodio a Roma dove è in corso la nuova udienza preliminare nei confronti del quattro 007 egiziani accusati dell’ omicidio di Giulio Regeni c’è anche Elly Schlein. “Siamo qui per confermare la piena vicinanza alla famiglia di Giulio Regeni. Non solo alla scorta mediatica che questa mattina è qui per seguire quello che speriamo essere finalmente la partenza di un processo, che è stato molto atteso e a lungo ostacolato, ma anche a quel popolo giallo che ha tenuto accesa l’attenzione in questi anni di mobilitazione fin dal febbraio del 2016. Siamo qui perché bisogna stare accanto fino a quando non otterremo la piena verità su chi ha ucciso, su chi ha torturato e su chi sono i mandanti di questa efferata uccisione di un ricercatore italiano, di un ricercatore europeo. Chiediamo verità e giustizia e non ci fermeremo fino a quando non verrà fuori”, ha dichiarato la segretaria del Pd. 

Il giudice per l’udienza preliminare, aveva rifissato l’udienza dopo le motivazioni della sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo l’ art. 420-bis, comma 3, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice può comunque procedere in contumacia, laddove il delitto che viene contestato viene commesso mediante tortura. Nell’area davanti piazzale Clodio, al sit-in, oltre ai genitori di Giulio Regeni, c’erano anche rappresentanti della FNSI, Vittorio Di Trapani, Beppe Giulietti, la segretaria nazionale dell’ordine dei Giornalisti, Paola Spadari e il presidente dell’Odg del Lazio, Guido D’Ubaldo.

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