Roma, giallo bomba al ghetto: “‘È esercitazione’ ma l’allarme è vero”

Roma, giallo bomba al ghetto: “‘È esercitazione’ ma l’allarme è vero”
Foto Mauro Scrobogna/LaPresse 18-10-2023 Roma, Italia – Cronaca – Terrorismo, esercitazione allarme bomba al Ghetto – In the photo: esercitazione allarme bomba alla scuola ebraica del Ghetto Liceo Renzo Levi October 18, 2023 Rome, Italy – News – Terrorism, bomb alert exercise in the Ghetto – In the photo: bomb alert exercise at the Jewish school Renzo Levi in the Ghetto

Una telefonata anonima ha fatto scattare tutte le procedure di sicurezza che hanno portato all’evacuazione della scuola ebraica

Momenti di paura stamattina al Ghetto ebraico a Roma quando verso le 10 una telefonata anonima avverte di una bomba nella scuola. Immediatamente vengono attivate tutte le procedure di sicurezza e la scuola evacuata. L’allarme viene poi confermato dalla stessa comunità che rassicura che “sono state attivate tempestivamente tutte le procedure di evacuazione già ben consolidate e i protocolli di sicurezza stabiliti”. Sul posto le forze dell’ordine sono schierate e tutta l’area intorno alla scuola ebraica al Portico d’Ottavia è presidiata: presenti polizia e carabinieri con indosso i giubbotti antiproiettile, con in braccio i fucili. La tensione è alta, tutti gli accessi intorno alla scuola sono interdetti, transenne bloccano curiosi e giornalisti.

Intervengono gli artificieri e gli studenti e tutto il personale scolastico rientrano in classe dopo che – come aveva scritto la Comunità ebraica- erano stati portati “con il supporto delle forze dell’ordine in un luogo protetto” è la comunità stessa a ritrattare durante un breve punto stampa, tenuto dall’assessore alla comunicazione Raffaele Rubin: “Vi voglio informare che quanto avvenuto stamattina presso la scuola Portico D’Ottavia è una esercitazione”. Fonti accreditate smentiscono categoricamente a LaPresse che si sia trattato di una esercitazione, che – come riportano le stesse fonti – non verrebbe mai fatta con una guerra in corso. La tensione al ghetto rimane alta e gli accessi continuano a essere controllati. A dare voce ai dubbi che aleggiano nel ghetto ci pensa la nonna di una bambina che frequenta la scuola ebraica, che racconta a LaPresse: “Mia figlia mi ha detto di dire che è stata una esercitazione perché questa è la ‘versione ufficiale’. Lei è venuta a prendere mia nipote a scuola, l’hanno chiamata dicendole di venire subito. Ora la piccola è terrorizzata”. 

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