L'unico sopravvissuto, Boccuzzi: "Mi sento impotente", Airaudo (Cgil): "Sistema subappalti uccide"

“Mi sento impotente, si continua a morire lavorando 16 anni dopo la Thyssen. Questa tragedia è pazzesca”. Così a LaPresse Antonio Boccuzzi, unico sopravvissuto alla strage della Thyssen del dicembre 2007 a Torino, a proposito dei 5 operai morti sul lavoro travolti da un treno a Brandizzo nella notte. “Per me quella è una ferita mai rimarginata. Questi sono fratelli che perdono la vita. Verso chiunque muoia lavorando, per chi ha vissuto quel dramma come me, c’è un sentimento fraterno” dice ancora Boccuzzi, ex parlamentare. “La cosa incredibile è che passano gli anni ma non si fermano queste tragedie. Si continua a morire lavorando e parliamo di tante, troppe morti. Questa strage viene paragonata alla Thyssen probabilmente per questo, per il numero di vittime oltre che per la vicinanza territoriale”, conclude Boccuzzi. 

E a commentare sono anche le famiglie delle vittime. “Che tristezza. Mi sento triste perché penso a queste povere mamme e alle vittime. Sembra di nuovo un errore umano, queste cose accadono anche se non devono accadere e spesso accadono perché non si lavora nei modi giusti, per superficialità, non si pensa che qualcuno potrebbe morire”. Così a LaPresse Rosina Platì, madre di Giuseppe Demasi, uno degli operai morti nel rogo della Thyssen. “Accade perché nessuno investe sulla sicurezza, perché investire sulla sicurezza costa troppo. Le cose continuano ad accadere e tutti stanno a guardare, i politici, tutti”, aggiunge Platì.  “Accadono queste cose perché anche se succedono, nessuno paga” aggiunge. “Purtroppo non deve accadere ma accade e accadrà ancora, perché non succede nulla e la nostra storia lo insegna. Nessuno paga davanti alla giustizia – aggiunge Platì – In Italia ne accadono troppe di stragi sul lavoro, secondo me più degli altri Paesi perché abbiamo una giustizia che fa schifo. Povero a chi capita e poveri i genitori, penso al loro dolore immenso e sono triste”. 

A lanciare l’allarme è stato Giorgio Airaudo: “Trovo clamoroso che a 16 anni dalla strage della Thyssen ci sia ancora una tragedia simile sul lavoro. Naturalmente le autorità accerteranno le responsabilità, ma è clamoroso che in un sistema di risparmi e appalti e subappalti si metta a rischio la vita dei lavoratori”. Così a LaPresse il segretario della CGIL Piemonte in merito alla tragedia di Brandizzo, dove 5 operai sono morti travolti da un treno nella notte, mentre effettuavano lavori di manutenzione sui binari. 

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