Non si è trattato di un incidente ma di un omicidio: è questa l’ipotesi degli inquirenti sulla morte di Antonio Masia, l’operaio 53enne ritrovato senza vita il 25 luglio 2022 nello stabilimento di trattamento rifiuti Gesam, nella zona industriale di Sassari. Uno dei colleghi della vittima, Luri Arben, 48enne di origini albanesi, è stato iscritto nel registro degli indagati. Secondo gli inquirenti Arben avrebbe avuto delle discussioni per questioni di lavoro con Masia, l’ultima culminata con l’omicidio. La morte di Masia era stata catalogata prima come naturale, causata da un infarto, poi come morte bianca, anche se da subito si ipotizzò che qualcuno avesse nascosto il corpo per ritardarne il ritrovamento. Ora la seconda svolta con l’ipotesi dell’omicidio volontario. Nell’ambito dell’inchiesta un altro collega di Masia, Fabio Mario Saba, è indagato per omicidio colposo, occultamento di cadavere, incendio doloso aggravato e inquinamento ambientale: avrebbe appiccato lui l’incendio che 12 giorni dopo la morte di Masia distrusse gran parte dello stabilimento Gesam. Altre tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati per quell’incendio.
Sassari, operaio morto sul lavoro: per pm non è incidente ma omicidio

Antonio Masia era stato ritrovato senza vita il 25 luglio 2022 nello stabilmento di trattamento rifiuti Gesam: indagato uno dei colleghi della vittima
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