Verrà nominato oggi in Procura a Roma il medico legale dell’Università di Tor Vergata che dovrà eseguire l’autopsia su Andrea Purgatori, il giornalista morto mercoledì scorso in ospedale, per un sospetto utilizzo “indebito” di radioterapia. Nell’esposto presentato dai familiari agli inquirenti, viene chiesto alla magistratura di accertare se Purgatori fosse realmente colpito da metastasi al cervello, partite da un carcinoma che il giornalista aveva ai polmoni.
Proprio attorno a questo punto, secondo gli investigatori, ruoterà l’intera inchiesta, che vede per il momento due professionisti indagati e tre cliniche coinvolte, quelle dove Purgatori si sarebbe recato per effettuare, oltre che le cure radioterapiche, anche gli esami medici strumentali come Tac, risonanze magnetiche, ecografie e analisi cliniche. I referti, secondo quanto dichiarato dai parenti nell’atto presentato attraverso i loro avvocati, sarebbero stati discordanti nelle diagnosi in quanto, a fronte di alcune risposte affermative sulla presenza di metastasi al cervello, ce ne sarebbero state altrettante che diagnosticavano invece diverse ischemie cerebrali senza la presenza di cellule tumorali. Tra i due indagati, un medico e un tecnico radiologo, a dire dei parenti del giornalista, sarebbe scoppiato un litigio furibondo, a causa della loro differente interpretazione di alcuni fotogrammi della Tac. Secondo il luminare mostravano evidenti metastasi, mentre per il radiologo si trattava di ischemie che non andavano trattate con cure antitumorali invasive che avrebbero avuto conseguenze gravi sul paziente.
Se le ipotesi della errata diagnosi, e del conseguente “bombardamento” inopportuno di radioterapia, dovessero essere confermate dai risultati dell’autopsia e della Tac, che verrà effettuata la prossima settimana, potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati altri sanitari e tecnici che hanno avuto in carico Andrea Purgatori nelle cliniche private. Intanto i Carabinieri del Nas, hanno acquisito e sequestrato numerosa documentazione e certificazione medica di Purgatori relativa ai suoi ultimi tre mesi di vita, dal 24 aprile, data in cui iniziò il calvario con la malattia, fino al 19 luglio giorno della sua morte.

