La Corte d'Assise d'Appello di Roma ha riqualificato le accuse per Abdulaziz Rajab. Per l'amica Kaoula El Haouzi una pena di 3 anni

Scende da 14 a 4 anni e mezzo di carcere la condanna per il pusher Abdulaziz Rajab, imputato nel processo di appello per la morte di Maddalena Urbani, la figlia 21enne del medico Carlo Urbani, deceduta di overdose nel marzo del 2021. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma hanno riqualificato le accuse per Rajab da omicidio volontario con dolo eventuale in omicidio colposo. L’altra imputata, Kaoula El Haouzi, amica della vittima, è stata condannata a 3 anni dopo i 2 anni per omissione di soccorso inflitti in primo grado. Disposta anche la revoca delle esigenze cautelari per Rajab che così torna libero.

“La sentenza ha riconosciuto che, se Maddalena fosse stata soccorsa dai due imputati, si sarebbe potuta salvare”, ha commentato Giorgio Beni, legale della famiglia Urbani. La 21enne, figlia del medico ‘eroe della Sars’ Carlo Urbani, morì dopo aver assunto metadone e altre sostanze: per ore venne tenuta, agonizzante, in casa del pusher siriano Abdulaziz Rajab, senza che l’uomo, o l’amica della ragazza, Kaoula El Haouzi, chiamassero il 118. I personale medico arrivò, chiamato da chi avrebbe potuto salvare la giovane, quando ormai era troppo tardi. In primo grado, Abdulaziz Rajab è stato condannato a 14 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale, 2 anni a El Haouzi per omissione di soccorso.

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