Arrestato Mario Di Ferro il gestore del noto ristorante palermitano Villa Zito, ritrovo della Palermo Bene. Di Ferro è accusato di spaccio di droga. Il gip Antonella Consiglio ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del ristoratore, in passato organizzatore di eventi, su richiesta del procuratore Maurizio de Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido.
Altri cinque indagati
Oltre a Di Ferro sono state notificate altre cinque ordinanze cautelari nei confronti di altrettanti indagati. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dello Sco e della squadra mobile fra i clienti c’era l’ex presidente dell’Assemblea Siciliana Gianfranco Miccichè che non risulta però indagato. Già in aprile Di ferro era stato arrestato in flagranza mentre sotto casa cedeva 3 grammi di cocaina a un burocrate dell’Ars molto vicino a Miccichè.
La cocaina viaggiava sulle auto blu
La cocaina viaggiava con le auto blu della Regione Siciliana, con tanto di autista. Lo hanno immortalato gli investigatori del Sisco e della squadra mobile di Palermo in mesi di pedinamenti, intercettazioni audio e video. Uno dei destinatari era l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana e uno dei leader di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè che si riforniva dal ristoratore Mario Di Ferro, arrestato questa notte e messo ai domiciliari. In carcere sono finiti invece i due spacciatori che rifornivano il gestore di Villa Zito: Gioacchino e Salvatore Salamone. Altri tre indagati hanno invece l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: si tratta dei collaboratori di Di Ferro a Villa Zito Pietro Accetta, Gaetano Vara e Giuseppe Menga.
Micciché: “Sono sereno, ho la coscienza a posto”
“Escludo in maniera categorica che io mi muova in macchina con il lampeggiante acceso. È un errore che ho fatto nella vita di cui sono pentito. Considero molto più importante nella mia vita di essere stato onesto, non avere mai fatto male a nessuno, non avere mai rubato un centesimo. Poi ognuno di noi qualche errore nella vita lo ha fatto. L’importante è essere a posto con la propria coscienza, e io lo sono.” Lo scrive in una nota l’ex presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè.

