Tre persone sono state denunciate dalla polizia di Stato per incendio doloso, dopo dell’esplosione del falò, non autorizzato, allestito per i festeggiamenti di San Giuseppe, nella serata di ieri, a Taranto, nel quartiere Tamburi. Uno è minorenne.
I tre sono stati identificati dagli agenti della Squadra Mobile partendo dalla visione delle immagini diffuse sui social, in cui si vedono il momento dell’esplosione e le fasi della preparazione del rogo. “Un uomo avrebbe versato sulla catasta di legna a forma di piramide, del liquido – presumibilmente infiammabile – usando una scala. Dopo alcuni minuti di attesa, un giovane, munito di un bastone alla cui estremità era fissata una stoppa imbevuta di liquido infiammabile, avrebbe chiesto ad un astante di dar fuoco allo straccio che, appena posato sul cumulo di legna, ha provocato la forte deflagrazione, seguita da tanto fumo e schegge del materiale bruciato che ha colpito molti dei presenti vicini al falò”, spiega la questura in una nota.
Dalle informazioni presso il pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, gli investigatori hanno individuato un 57enne tarantino che, dalla comparazione con le immagini, è stato identificato come quello che ha versato la benzina sul cumulo di legna.
Nel triage era presente anche il figlio minorenne. Individuato anche l’uomo che ha dato fuoco alla stoppa imbevuta di liquido infiammabile utilizzata dal minore.”È di 15 giorni la prognosi più grave data ad un maggiorenne coinvolto nella vicenda, senza escludere l’eventuale presenza di altre persone che, pur senza farsi refertare, hanno riportato lievi lesioni”, spiega ancora la questura tarantina. Numerose le vetture danneggiate a causa delle schegge volate a seguito dell’esplosione.
Sindaco su falò: “Ora tavolo sicurezza”
“Quel che è accaduto ieri nei quartieri Tamburi e Paolo VI non è da sottovalutare, anche alla luce delle continue segnalazioni che ci giungono da quelle aree, per esempio rispetto all’ostilità mostrata nei confronti dei tanti cantieri di rigenerazione urbana che abbiamo avviato e della maggiore presenza delle istituzioni e dei presidi del territorio che stiamo programmando. La sensazione è che vi sia una sorta di netta opposizione al cambiamento, un rifiuto delle regole che noi, invece, dobbiamo contrastare”. Così il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, all’indomani del falò in occasione di San Giuseppe, durante il quale si è verificata un’esplosione con il ferimento di sette persone, fra cui tre minorenni.”Anche quest’anno avevamo lavorato sodo affinché fosse rimosso e sequestrato il materiale accumulato per appiccare i falò abusivi, ben oltre 50 tonnellate”, aggiunge “Dopotutto, a fronte di pochi elementi che discreditano questa città e mettono a repentaglio una vita serena della comunità, c’è una stragrande maggioranza di cittadini onesti, responsabili, laboriosi, che merita che nessuno si arrenda rispetto alle sfide dei nostri tempi”, prosegue.”E per questo ci occorre l’aiuto di Prefettura e forze dell’ordine: abbiamo bisogno di incontrarci presto e capire insieme cosa fare ancora per impedire che si ripeta quanto accaduto ieri, come per ritrovare equilibrio e tranquillità in quelle zone della città. Le istituzioni faranno sentire la loro attenzione e certe abitudini incivili vanno interrotte”, va avanti.”Contro questo disprezzo delle regole e del buon senso, che mette a repentaglio anche la vita dei più piccoli, abbiamo bisogno di restare vigili e uniti, occorre contegno e prudenza anche di tutte le forze politiche e degli stakeholder rappresentativi della città, occorre mettere al primo posto il futuro di Taranto”, conclude il sindaco.