Biagio Conte, i funerali a Palermo

Biagio Conte, i funerali a Palermo
Fila di gente rende omaggio a Palermo a Biagio Conte il missionario morto nei giorni scorsi

L’arcivescovo: “Suo sorriso dedicato ai più fragili”

Funerali a Palermo per Biagio Conte. “Un uomo che ha fatto della preghiera fiduciosa nel suo Dio la bussola, l’asse portante, la stella polare della sua esistenza. Ti ringraziamo per il dono che hai fatto alla città di Palermo, alla Chiesa e al mondo: il dono di un cristiano. Il dono di un fratello che ha creduto alla tua parola fino alla fine e fino in fondo”. Così l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, nella sua omelia in Cattedrale a Palermo durante i funerali di Biagio Conte, il missionario laico fondatore della missione Speranza e Carità, morto all’età di 59 anni inseguito ad una lunga malattia. Ai funerali sono presenti, oltre ai familiari del missionario, anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

 

“La nostra vita, la vita che tu ci hai dato – prosegue – è fatta di incontri, che sono come i fili di un tessuto che a mano a mano si intreccia e costituisce, di giorno in giorno, la trama della nostra esistenza. Noi siamo, in fondo, sin dall’inizio, sin dal grembo della nostra mamma, noi siamo gli incontri che facciamo. E quanto è stato importante per me, quanto è stato importante per tutti noi, per ciascuno e ciascuna di noi, per tutta la Chiesa di Palermo, aver incontrato Fratel Biagio, così come, ce ne siamo accorti più che mai in questi giorni, per tutti coloro che ha raggiunto col suo cammino e col suo sguardo. Quel sorriso – sottolinea – era una luce in cui riposare, uno spazio che ci era (e ci è) donato per vedere, con gli occhi del cuore, un’immagine del tuo sorriso accogliente sul mondo. Non il sorriso di circostanza di chi come noi tante volte preferisce l’ipocrisia alla verità. Non il sorriso superficiale e bonario di chi non discernere, di chi fa passare tutto, giustifica ogni cosa. Non il sorriso di chi si schermisce per non compromettersi. Bensì il sorriso di chi comprende il faticoso travaglio del mondo, di chi è pronto a dedicare la sua cura benevola ad ogni creatura e però su tutte predilige quelle che gli altri dimenticano, quelle che la storia calpesta: i più poveri, i più fragili, quelli che si sono smarriti e, come a Biagio stesso era accaduto, sono alla ricerca di una via altra. Per dire loro: io sono con voi, io non vi abbandono, io sorrido sulla vostra vita e la abbraccio, la assumo, la porto in grembo. E l’ingiustizia non sarà l’ultima parola”, ha concluso Lorefice.

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