Sequestrati 140mila euro in banconote false, gli inquirenti stimano un giro d'affari milionario

Sei persone sono state arrestate a Napoli e per altre due è scattato il divieto di dimora nel capoluogo campano al termine di un’operazione dei carabinieri che ha scoperchiato un enorme giro di affari in soldi falsi spediti in tutta Europa in cambio di criptovalute scambiate nel darknet. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati 140 mila euro in banconote false di vario taglio, prodotte nel Napoletano, mentre chi indaga stima si trattasse di un giro di affari milionario. Il denaro, è stato accertato, veniva spedito in tutta Italia e in almeno 18 Paesi, perlopiù europei (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Ucraina). 

 

Le indagini sono partite nel luglio del 2018 e hanno visto la collaborazione di Europol e i Paesi coinvolti. Le otto persone coinvolte sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di valuta falsa. I pagamenti in criptovalute avvenivano, per via anonima, nei marketplace del darknet e su Telegram. Le banconote false, in tagli da 20, 50 e 100 euro, erano spedite in plichi postali e spesso nascoste in giocattoli o manufatti in legno.

Nel corso delle indagini 31 persone sono state arrestate in flagranza per aver ricevuto via posta il denaro falso, e i carabinieri hanno scoperto una stamperia digitale clandestina ad Arzano (Napoli) i cui gestori sono finiti ai domiciliari nel dicembre del 2021.
Oltre 50 le persone indagate complessivamente mentre le perquisizioni in corso oggi si aggiungono a quelle effettuate negli anni sul caso che hanno toccato tutte le zone raggiunte dalla filiera distributiva dei falsari, da Udine, a Rovigo, Gorizia, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Salerno, Reggio Calabria, Barletta-Andria-Trani e Catania.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: