Il ministro dell'Ambiente nel question time alla Camera: "Il 49% del territorio dell'isola è classificato a pericolosità elevata"

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto parla della tragedia di Ischia nel question time alla Camera e punta il dito contro l’urbanizzazione. “L’intensa e non sempre programmata urbanizzazione di estese aree dell’isola ha comportato l’innalzamento del livello di rischio idrogeologico al massimo grado“, ha detto il ministro in aula: “Il 49% del territorio dell’isola è classificato a pericolosità elevata e molto elevata per frane nei Piani di assetto idrogeologico, e sono oltre 13mila gli abitanti residenti nelle aree a maggiore pericolosità per frane”.

Nel piano degli interventi di mitigazione di rischio idrogeologico relativo al 2022, “in via di formale definizione”, ha inoltre affermato Pichetto, tra i 139 interventi per una spesa di oltre 350 milioni di euro “non si ravvisano proposte della Regione Campania, ricadenti nei comuni dell’Isola d’Ischia”. Per la messa in sicurezza del comune di Casamicciola, ha ricordato il ministro, sono stati stanziati oltre 3 milioni di euro 12 anni fa, ma gli interventi sono ancora alla fase dei progetti: “È amaro ricordarlo”, ha detto. 

Il ministro ha poi escluso la possibilità di altri condoni edilizi, definendoli “impossibili” con il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Rispetto “alla rassicurazione di non proporre un nuovo condono edilizio“, ha osservato Pichetto, “voglio sottolineare che l’ultimo consiglio dei ministri, riunitosi con urgenza dopo i tragici eventi di Ischia, oltre ad avere deliberato lo stato di emergenza e appostato le prime risorse per gli interventi urgenti di soccorso alla popolazione, si è espressamente impegnato nell’adozione entro fine anno di un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, che chiaramente avrà nella lotta al dissesto idrogeologico un suo punto fermo“. 

“Se ci impegniamo all’approvazione e all’attuazione del predetto Piano”, ha rilevato, “mi sembra del tutto evidente l’impossibilità di avallare tutte quelle misure che andrebbero a minare dalle fondamenta la capacità di aumentare la sicurezza del nostro territorio e il raggiungimento delle finalità del Piano stesso”. Un piano che, dopo l’aggiornamento, “sarà presentato per la consultazione pubblica entro la fine di quest’anno. È intenzione del governo accelerare l’aggiornamento del documento”. 

Il Piano – ha rilevato Pichetto – è “attualmente sottoposto a procedimento di Valutazione ambientale strategica (Vas)“.  Per dare un decisivo impulso allo svolgimento dell’attività di predisposizione della proposta di Piano è stato istituito “un apposito gruppo di lavoro, con il coinvolgimento dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). 

 

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